Crypto e filantropia: le nuove frontiere del fundraising nell’era della finanza decentralizzata e di Bitcoin…
Negli ultimi anni Bitcoin e le criptovalute hanno rivoluzionato non solo il mondo della finanza, ma anche quello della filantropia e delle iniziative sociali mediate da raccolte fondi e implementazione di progettualità benefiche attraverso gli strumenti della blockchain.
Grazie alla loro natura decentralizzata, alla trasparenza offerta dalla tecnologia blockchain, ai costi ridotti e alla capacità di attrarre una nuova generazione di donatori, le criptovalute – come già abbiamo sottolineato in altri articoli, tra cui “Bitcoin: cos’è per i paesi emergenti” – stanno aprendo nuove strade per la raccolta fondi a favore di cause umanitarie e sociali.
Questo articolo esplora come queste tecnologie stanno trasformando il settore, analizzando casi di successo in tutto il mondo e riflettendo sulle opportunità e le sfide che presentano.
Crypto e filantropia: nuovi strumenti
Bitcoin, introdotto nel 2009 da Satoshi Nakamoto, è stata la prima criptovaluta a sfruttare la blockchain, un registro digitale distribuito che garantisce sicurezza e trasparenza nelle transazioni senza la necessità di intermediari come banche o governi. Questa caratteristica ha reso le criptovalute particolarmente attraenti per la filantropia: i donatori possono inviare fondi direttamente alle organizzazioni, riducendo i costi di transazione e garantendo che le donazioni arrivino rapidamente a destinazione, anche in aree remote o in crisi, ovvero prive di sistemi finanziari evoluti e mediazione bancaria.
Inoltre l’adozione delle criptovalute ha attirato un pubblico giovane e tecnologicamente avanzato. Secondo studi recenti, i donatori di criptovalute tendono ad avere un’età media inferiore (circa 38 anni) rispetto ai donatori tradizionali (64 anni) e un reddito pro capite più alto.
Le criptovalute nello specifico hanno introdotto metodi innovativi per raccogliere fondi, tra cui:
Donazioni Dirette in Criptovaluta: Sempre più organizzazioni accettano Bitcoin, Ethereum e altre valute digitali come donazioni dirette, native, senza bisogno di terze parti che trattengono per sé commissioni e costi vari. Spesso queste donazioni si avvalgono di sistemi automatizzati di conversione immediata in valuta fiat o stablecoin per mitigare la volatilità del mercato.
Token Filantropici: Alcuni progetti hanno creato criptovalute specifiche per finanziare cause sociali. Ad esempio, Clean Water Coin è stato progettato per raccogliere fondi per Charity:Water, mentre Pinkcoin combina donazioni a scopo benefico con rendimenti per gli investitori.
NFT per la Beneficenza: I Non-Fungible Token (NFT) sono diventati un mezzo per raccogliere fondi, con artisti e organizzazioni che vendono opere digitali uniche e devolvono i proventi a cause sociali.
DAO per l’Impatto Sociale: Le Organizzazioni Autonome Decentralizzate (DAO) permettono ai donatori di partecipare direttamente alla gestione dei fondi, come nel caso di Big Green DAO, che utilizza la blockchain per rendere trasparente l’allocazione delle risorse.
Questi metodi non solo ampliano le possibilità di raccolta fondi, ma migliorano anche la trasparenza e la fiducia (dettaglio non di poco conto nell’ambito di settori che spesso sono protagonisti di grandi truffe ai danni tanto dei donatori quanto dei beneficiari delle donazioni), grazie alla tracciabilità delle transazioni sulla blockchain.
Casi di successo di crypto-filantropia
Croce Rossa Italiana e Bitcoin per il COVID-19
Nel 2020 la Croce Rossa Italiana ha finanziato un posto di pre-triage per il coronavirus utilizzando donazioni in Bitcoin. Questo progetto, supportato da una campagna di crowdfunding, ha dimostrato come le criptovalute possano essere impiegate per rispondere rapidamente a emergenze sanitarie. Dopo il successo iniziale, l’organizzazione ha continuato ad accettare donazioni in criptovaluta per acquistare forniture mediche, sfruttando la velocità e l’efficienza di questa tecnologia.
Save the Children e le crypto
Save the Children è stata una delle prime grandi organizzazioni umanitarie ad accettare donazioni in Bitcoin e altre criptovalute, collaborando con piattaforme come The Giving Block. Nel 2024, la media delle donazioni in criptovaluta ricevute dall’organizzazione è stata di circa 10.978 dollari, significativamente superiore alle donazioni tradizionali online. Questo ha permesso di finanziare programmi per i bambini in difficoltà in tutto il mondo, dimostrando il potenziale delle criptovalute per attrarre donazioni di alto valore.
L’Ucraina e il sostegno a mezzo crypto
Durante il conflitto iniziato nel 2022 il governo ucraino e diverse ONG hanno raccolto milioni di dollari in criptovalute per finanziare aiuti umanitari e militari. Con l’aiuto di piattaforme come The Giving Block e donazioni dirette in Bitcoin ed Ethereum, l’Ucraina ha ricevuto oltre 100 milioni di dollari in crypto-donazioni nei primi mesi del conflitto. Questo caso ha evidenziato la capacità delle criptovalute di superare le barriere finanziarie tradizionali, specialmente in situazioni di crisi.
Pawthereum: crypto e benessere degli animali
Pawthereum è un progetto di cripto-filantropia basato su Ethereum che sostiene organizzazioni per il benessere animale. Attraverso una comunità guidata, ha raccolto fondi per rifugi e programmi di salvataggio animali, dimostrando come le criptovalute possano unire passione per una causa con l’innovazione tecnologica.
Fidelity Charitable e il boom delle crypto-donazioni
Negli Stati Uniti, Fidelity Charitable, uno dei maggiori fondi consigliati dai donatori, ha riportato un totale di 69 milioni di dollari in donazioni di criptovalute nel 2017, un numero che è cresciuto esponenzialmente negli anni successivi. Questo successo è attribuito alla possibilità per i donatori di dedurre fiscalmente il valore di mercato delle criptovalute donate, evitando tasse sui guadagni in conto capitale.
Vantaggi e sfide
Le criptovalute permettono di raggiungere donatori in tutto il mondo senza costi di cambio valuta o ritardi bancari.La blockchain offre una tracciabilità completa delle donazioni, aumentando la fiducia dei sostenitori. Inoltre in molti paesi, come gli Stati Uniti, donare criptovalute può offrire vantaggi fiscali significativi, incentivando donazioni più consistenti.
Rimangono comunque alcune sfide e asperità da considerare. Il valore delle criptovalute può fluttuare drasticamente, creando incertezza per le organizzazioni che dipendono da questi fondi. Inoltre molti potenziali donatori e charities non comprendono ancora appieno la tecnologia, rallentandone l’adozione. Le leggi sulle criptovalute, poi, variano da paese a paese, creando complessità per le organizzazioni che operano a livello internazionale. Tutti dettagli da tenere in considerazione.
Il futuro
Secondo le proiezioni di The Giving Block, entro il 2032 le donazioni in criptovalute potrebbero raggiungere i 10 miliardi di dollari solo attraverso la loro piattaforma, rappresentando il 2% del totale delle donazioni negli Stati Uniti. Questo suggerisce che la crypto-filantropia non sia una moda passeggera, ma una tendenza destinata a crescere con l’espansione dell’adozione delle criptovalute e della blockchain.
Per le organizzazioni non profit, il futuro potrebbe includere una maggiore integrazione con Web3, come l’uso di stablecoin per mitigare la volatilità o l’espansione delle DAO per democratizzare la gestione dei fondi. Inoltre, eventi come il Crypto Giving Tuesday stanno diventando momenti chiave per mobilitare la comunità cripto a favore di cause sociali.
Conclusioni
Bitcoin e le criptovalute stanno ridefinendo il panorama della raccolta fondi per scopi sociali e filantropici, offrendo strumenti innovativi e attirando una nuova generazione di donatori. Dai successi della Croce Rossa Italiana all’impatto globale di Save the Children e dell’Ucraina, i casi concreti dimostrano che questa tecnologia ha il potenziale per trasformare il modo in cui affrontiamo le sfide umanitarie.
Tuttavia, per sfruttare appieno queste opportunità, sarà necessario affrontare le sfide legate alla volatilità, alla regolamentazione e alla consapevolezza pubblica. In un mondo sempre più digitalizzato, la filantropia rappresenta non solo una nuova frontiera per il bene comune, ma anche un ponte verso un futuro più inclusivo e trasparente.
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Filippo Albertin