Se esattamente un anno avessimo deciso di investire in oro, avremmo riportato già un guadagno del 40% in euro. E se avessimo preso questa decisione cinque anni fa, oggi il nostro guadagno supererebbe il 90%. Capitale quasi raddoppiato. Ci sarebbe andato ancora meglio se avessimo puntato sul metallo agli inizi del millennio. Infatti, negli ultimi venti anni le quotazioni in euro sono esplose del 670%, cioè ad una media annua di oltre il 10,5%. Pur tenendo conto che nel frattempo il costo della vita sia salito, ugualmente avremmo battuto l’inflazione. In effetti, dobbiamo sapere che in venti anni i prezzi al consumo in Italia sono saliti “solamente” del 43% scarso. Non eravamo abituati a questi tassi così bassi sotto la lira. Questo significa che i prezzi sono aumentati mediamente al ritmo dell’1,8% all’anno e che l’oro abbia reso, quindi, intorno al 9% in termini reali.
Come investire in oro
Una volta che abbiamo appurato tutto ciò, ci chiediamo come possiamo investire in oro nel concreto. Ogni giorno, soprattutto negli ultimi tempi, sentiamo o leggiamo che le quotazioni salgono, segnano sempre nuovi record e non tutti riusciamo a capire come fare per sfruttarne i movimenti. Quando parliamo di un titolo azionario o di “criptovalute“, ad esempio, sappiamo che dobbiamo “giocare” in borsa per acquistarlo e rivenderlo nel momento più opportuno. E con l’oro? La premessa è che non esiste un unico modo per posizionarci sul metallo. E già questa è una buona notizia.
La prima modalità per investire in oro consiste nell’acquisto fisico. In pratica, possiamo o acquistare lingotti o anche più semplicemente oggetti da gioielleria. I primi si acquistano dal gioielliere stesso e partono anche solamente da 1 grammo. Contrariamente a quanto pensiamo, non è roba ristretta a chi detiene un certo quantitativo di capitali. Anche spendendo cifre irrisorie si possono acquistare lingottini. Ai prezzi attuali, 1 grammo ci costerebbe sugli 81 euro, a cui dobbiamo chiaramente aggiungere il margine dovuto al gioielliere.
Costi legati al possesso di oro fisico
C’è obiettivamente un problema. Fino a quando parliamo di acquistare pochi grammi, i lingotti possiamo anche portarceli a casa e custodirli in qualche cassetta di sicurezza o in un posto sicuro. Per lingotti di un certo peso, il discorso cambia. Già 1 solo kg ci costerebbe ben oltre 80.000 euro e il problema non sarebbe tanto dove metterlo, quanto il grado di sicurezza che possiamo garantire all’investimento. Ci esporremmo a problemi di incolumità fisica ed esiste sempre il rischio di smarrimento, specialmente se non possediamo una cassetta di sicurezza dove riporre i preziosi. A quel punto, sarebbe più logico rivolgerci al servizio di custodia delle banche. Ci metteremmo al sicuro e, cosa assai importante, non perderemmo nulla neanche nel caso in cui la banca fallisse, in quanto rimarremmo comunque proprietari dei lingotti e di ogni altro oggetto riposto nella cassetta di sicurezza dell’istituto. Solamente nel caso estremo di esplosione perderemmo tutto. Ma ciò può benissimo accadere anche in casa.
Tuttavia, capite già che la banca non ci offrirebbe tale servizio gratuitamente. A seconda delle dimensioni richieste, la cassetta di sicurezza ci costerebbe un canone annuale anche nell’ordine di qualche centinaia di euro. Faremmo bene a tenerne conto, perché come sappiamo, investire in oro significa non ottenere alcun guadagno fino al giorno in cui rivenderemmo il metallo, auspicabilmente a prezzi maggiori di quelli di acquisto.
Azioni di società estrattive
Per nostra fortuna esistono altre modalità per investire in oro. Una consiste nell’acquistare azioni delle società minerarie o estrattive che dir si voglia. E’ perfettamente logico che il valore in borsa delle società che estraggono oro segua le quotazioni di quest’ultimo. Infatti, più il metallo sale di prezzo e maggiori i margini di profitto realizzati estraendolo, per cui più alte le azioni. Attenzione a pensare, tuttavia, che i due valori camminino esattamente assieme in ogni istante. I margini di profitto e le conseguenti valutazioni in borsa del titolo dipendono da fattori che vanno anche oltre il prezzo del prodotto venduto. Una società può diventare nel tempo più o meno produttiva e finanche perdere l’opportunità di sfruttare a proprio favore il trend del mercato.
Maggiore comodità tramite Etf
Ecco, quindi, che esiste una terza soluzione ancora più adatta per quanti volessero investire in oro senza per questo portarselo fisicamente a casa. Sono gli Etf, che nello specifico si definiscono Etc (Exchange-Traded Commodities). Di cosa si tratta? Sono fondi d’investimento a gestione passiva, cioè che seguono semplicemente l’andamento dell’asset sottostante, in questo caso l’oro. Negli ultimi tempi, proprio la domanda di oro da parte degli Etf sta sostenendone le quotazioni internazionali. In gergo, si definisce anche investimento in oro “di carta” per distinguerlo da quello in oro fisico.
Investimenti a leva con futures
Non abbiamo finito. Tecnicamente, è possibile investire in oro attraverso i futures. Sono contratti tra due parti per la vendita di un asset a un dato prezzo e a una data prefissata. Sono interessanti per la caratteristica di consentire investimenti a leva. In pratica, si possono puntare cifre anche consistenti, pur sborsandone effettivamente solo una percentuale. Il rovescio della medaglia sta nel fatto che ci si espone a rischi elevatissimi, tant’è che si può perdere molto di più della cifra spesa. Se le perdite prima che il contratto giunga a scadenza superano il margine depositato a garanzia della controparte, la stanza di compensazione ci richiederà l’integrazione dello stesso (“margin call”).
Altro aspetto da prendere in considerazione è che, alla data pattuita ci sarà la consegna dell’oro fisico. Per evitare che ciò accada, dovremmo rivendere anche solo un istante prima a terzi. E questo può anche avvenire in perdita, nel caso in cui il mercato non fosse disposto a comprare ai prezzi da noi scontati nel contratto.
Investire in oro a lungo termine
Abbiamo visto vari modi per investire in oro e ognuno di essi comporta pro e contro. Sarebbe sbagliato sostenere che il metallo non comporti alcun rischio, perché non è così. Possono anche passare mesi e anni senza che i prezzi salgano e nel frattempo perderemmo l’opportunità di guadagnare attraverso investimenti alternativi, siano essi azionari, obbligazionari o in attività reali come immobili. L’oro è un tipico investimento a lungo termine, mentre molti hanno la convinzione che lo si possa sfruttare persino per attività di trading quotidiano, cosa che è bene lasciare fare agli esperti. Che poi negli ultimissimi anni le quotazioni siano salite quasi costantemente, è un altro discorso e riflette la particolarità dei tempi che stiamo vivendo.