Blue Wallet: uno standard per Bitcoin, con tante funzioni per massimizzare comodità e sicurezza.
BlueWallet è un portafoglio non custodial che invece di trattare criptovalute in generale si concentra solo e unicamente sul protocollo Bitcoin. Sviluppato per l’utenza mobile in modalità open-source, è disponibile sia per iOS che per Android. È ideale per chi desidera avere il totale controllo delle proprie chiavi private e offre una serie di funzionalità avanzate molto utili e interessanti, pur mantenendo un’interfaccia utente veramente semplice, intuitiva e di facilissimo utilizzo.
In questo articolo vedremo una guida passo passo su come iniziare a utilizzare BlueWallet, sfruttando al meglio le sue potenzialità.
Blue Wallet: istallazione e primo accesso
Una volta scaricato dai rispettivi store — Google Play o Apple Store, a seconda del device che l’utente intende utilizzare — il wallet ci chiede subito se desideriamo creare oppure importare una chiave privata.
Le modalità sono due: semplice wallet Bitcoin, oppure wallet Bitcoin con funzionalità multisig, per aggiungere un layer di sicurezza ulteriore e sfruttare appieno la disponibilità di una procedura “due su tre” (due chiavi di tipo “vault” e una terza che può essere usata come backup nel caso di eventi emergenziali come furti o smarrimenti).
Nel primo caso la procedura è estremamente semplice e del tutto simile a quella tipica di svariati altri wallet non custodial. Il sistema produce una sequenza di dodici parole inglesi, e consiglia all’utente di annotarla rigorosamente su carta e di conservarla in luogo chiuso e sicuro.
Nel secondo caso viene attivata una procedura guidata del tutto simile, ma suddivisa in tre fasi. Il wallet chiederà infatti di creare oppure di importare (nella sequenza più consona) una seed phrase distinta per i “vault” uno, due e tre.
L’articolazione di questa creazione può essere assolutamente personalizzata, a seconda delle specifiche esigenze: è possibile scegliere di creare tre seed phrase del tutto nuove, oppure di crearne una nuova solo per il Vault Uno, destinando ai Vault Due e Tre delle seed phrase già in possesso — magari anche di altri utenti ritenuti assolutamente fidati — e in uso in altri wallet.
In sede dispositiva, sarà il wallet stesso a chiedere all’utente di attivare i processi di firma “secondari” per rendere possibile la transazione stessa.
Ricezione e invio di Bitcoin
Blue Wallet ha un’interfaccia estremamente amichevole e intuitiva, in quanto ogni singolo wallet, sia esso singlesig, sia esso multisig, è caratterizzato da una scheda colorata con un nome assolutamente personalizzabile per rammentarne uso e contenuto. Le schede compaiono in alto, e l’utente può facilmente scorrerle da sinistra a destra e da destra a sinistra, individuando molto rapidamente quella che intende usare.
Accedendo con un semplice click al wallet desiderato compaiono, in basso a sinistra e a destra, le normali funzioni di ricezione e di invio. Nel mezzo sono visibili tutte le operazioni storiche del wallet, in entrata e in uscita.
Cliccando su “ricezione” compare sia il Qr-code della chiave pubblica del singolo wallet nel quale richiedere un pagamento, sia la stringa alfanumerica da comunicare a terzi per il medesimo scopo, che può essere copiata con un click e appunto incollata su chat, messaggi di posta elettronica e documenti vari.
Cliccando invece su “invio”, si apre un form che consente di incollare o inquadrare via Qr-code la chiave pubblica del destinatario, impostare il quantitativo di BTC da trasferire e decidere l’ammontare di fees per rendere più o meno veloce la transazione stessa.
Il sistema porge di default tre scelte standard — velocità bassa, media e alta — adeguandosi ai livelli medi di rete in termini di sats/vByte. Tuttavia è sempre possibile cliccare la sezione “personalizzato”, che permette di destinare il livello sats/vByte ritenuto più consono alla transazione.
Funzioni avanzate
Per ogni singolo wallet, accedendo alla sezione in alto a destra (i classici tre puntini di sospensione), si apre una schermata, che, scorrendo verso il basso, rivela quattro funzioni interessanti e molto utili: esporta (backup), esporta cronologia in formato CSV, mostra XPUB del portafoglio e firma/verifica messaggio.
L’esportazione ai fini di backup altro non è che la seed phrase, espressa anche in forma di Qr-code per eventuali necessità di “spazzolare” (sweeping) i fondi tramite altro wallet in altro dispositivo, o semplicemente di inizializzare un altro wallet.
L’esportazone della cronologia attraverso formato CSV (valori separati da virgole) può essere invece molto utile nel caso di necessità legate alla compilazione di un foglio di calcolo riportante l’intera contabilità del wallet, per esempio per usi fiscali o simili.
Quanto all’estrazione di una stringa XPUB, essa può rivelarsi utile nel caso di impostazione di sola lettura di una certa locazione crittografica d’interesse.
Molto utile e particolareggiata è invece la funzione di firma e verifica messaggi, che consente di verificare l’effettiva proprietà del proprio wallet, soprattutto a servizi — per esempio exchange — che lo richiedono, soprattutto a fini legali e per evitare che l’utente richieda fondi per soggetti terzi (si pensi anche solo alle politiche cosiddette AML, Anti Money Laundering, ossia antiriciclaggio).
Vediamo nel dettaglio come implementare questa funzione:
Cliccando su “firma messaggio” si apre un form. Alla voce “indirizzo” si inserisce lo specifico indirizzo Bitcoin da usare per firmare il messaggio. Alla voce “messaggio” si scrive evidentemente il messaggio, che può essere qualsiasi testo, un messaggio di prova o asserzione di proprietà. Cliccando infine su “firma”, Blue Wallet andrà a generare appunto la firma sfruttando la chiave privata, che potrà essere visualizzata.
La verifica di un messaggio è evidentemente la procedura speculare…
Alla voce “verifica” si apre analogo form. Alla voce “indirizzo” si inserisce l’indirizzo Bitcoin che è stato usato per firmare. Alla voce “messaggio”, evidentemente il messaggio originario. Alla voce “firma”, la stringa crittografica ottenuta nella fase poco fa descritta. Cliccando infine su “verifica” Blue Wallet andrà appunto a verificare la veridicità della corrispondenza biunivoca tra indirizzo pubblico e messaggio.
Questa funzionalità è fondamentale per chi desidera interagire con altri utenti o servizi in modo sicuro nel mondo delle criptovalute, mantenendo la privacy e la sicurezza delle proprie chiavi.
Se si desidera monitorare un wallet senza avere le chiavi private, è possibile creare un wallet watch-only inserendo l’extended public key (XPUB) del wallet hardware o di un altro wallet. Questo permette di vedere il saldo e generare indirizzi di ricezione ma non di spendere i fondi.
Personalizzazione generale e strumenti aggiuntivi
Nella schermata principale, sempre in alto a destra, in Blue Wallet è possibile aprire una schermata con numerose funzioni di personalizzazione.
In “generali” è possibile decidere quali wallet mostrare all’avvio, oppure impostare specifiche modalità di visualizzazione per massimizzare la privacy (occultamento del saldo, disabilitazione degli screenshot, etc…)
Valuta e lingua intervengono appunto per fissare quelle preferite.
Alla voce “sicurezza” è possibile generare un archivio criptato protetto da password.
In “rete” è invece possibile effettuare un setting impostando eventuale Block Explorer, Server Electrum oppure nodo Lightning Network (Blue Wallet supporta infatti anche questa tecnologia di layer secondario).
Conclusioni
Blue Wallet si attesta come uno degli standard non custodial più amati dai bitcoiner, in quanto estremamente ricco di funzionalità, ma nel contempo semplice, leggero, veloce e potente.
Il processo di inizializzazione è estremamente facile, e dunque adatto anche a chi sta aprendo un wallet per la prima volta. Nel contempo, sono presenti funzionalità avanzate che rispondono ad esigenze più articolate ed evolute.
La possibilità di gestire facilmente sia semplici portafogli singlesig d’uso quotidiano che architetture multisig per conservare quantità più ingenti di satoshi lo rende adatto a tutti, dall’utente alle prime armi a quello più esperto, fino al grande investitore, che sfrutterà appieno la possibilità di gestire più wallet contemporaneamente.
Funzioni specifiche come la possibilità di generare e verificare messaggi firmati via chiave privata rendono Blue Wallet molto interessante anche sul piano della sicurezza delle transazioni.
In definitiva, uno standard che non può mancare nella cassetta degli attrezzi dell’appassionato di crypto, e ancor meno in chi è soprattutto legato a Bitcoin.
Filippo Albertin