Mining di Bitcoin significa produrre Bitcoin attraverso i computer ad alta capacità di calcolo, i così detti miners che consumano una quantità enorme di energia elettrica. L’espressione in inglese per questa attività è entrata nel vocabolario italiano e significa minare Bitcoin, che rappresenta un’ attività redditizia se viene collocata nei paesi dove l’energia elettrica ha costi molto bassi oppure se vengono utilizzate possibilmente le energie rinnovabili.
Deutsche Telekom si avvicina al mining di Bitcoin attraverso le energie rinnovabili
Deutsche Telekom, la più grande società di telecomunicazioni europea ha annunciato che inizierà a fare mining di Bitcoin utilizzando l’energia in eccesso. Questo dimostra come le aziende possono trasformare l’energia sprecata in valore.
Ma vediamo in questa guida al mining di Bitcoin quali sono i punti sull’opportunità di questa attività:
– convertire l’energia inutilizzata in un investimento di valore
– zero costi energetici aggiuntivi
– nuovi ricavi da infrastrutture esistenti
Per capire meglio che cosa è il mining di Bitcoin bisogna prima capire in cosa consiste e a cosa serve.
Perché il mining di Bitcoin è un attività fondamentale ?
L’attività di mining di Bitcoin è fondamentale per il mantenimento della rete. Per essere più chiari, non solo contribuisce all’effettuazione delle transazioni in Bitcoin, ma dopo ogni blocco, che avviene ogni 10 minuti, i minatori percepiscono una ricompensa in Bitcoin. Nel 2024, dopo il quarto halving, questa ricompensa ammonta a 3,125 BTC per blocco.
Per chi si avvicina per la prima volta al settore crypto, il mining di Bitcoin può sembrare un termine astratto, ma in realtà è molto semplice da capire: si tratta di partecipare a un processo che ha due obiettivi principali, uno è verificare la validità delle transazioni e l’altro è creare nuovi Bitcoin.
L’attività di mining di Bitcoin è fondamentale anche per proteggere la rete da eventuali hacker.
Nel corso degli anni, nessuno è mai riuscito a contraffare i Bitcoin e, se qualcuno volesse trasferire più Bitcoin di quelli in suo possesso, la transazione non potrebbe essere validata.
A eseguire il calcolo sono i minatori, imprenditori che possiedono computer dotati di schede specializzate per questo compito e che consumano una quantità enorme di energia.
Senza il lavoro dei minatori, il Bitcoin non potrebbe esistere ed è per questo che si tratta di un’attività redditizia, altrimenti nessuno lo farebbe.
Quindi, il lavoro dei minatori garantisce le transazioni e il valore del Bitcoin, nonché la fiducia.
Creare valore dal nulla. troppo bello per essere vero, attraverso il mining di Bitcoin è realtà
“Se non sappiamo da dove veniamo, come possiamo sapere dove andremo?” Per rispondere a questa domanda, occorre fare un passo indietro nel tempo. Ci sono già stati altri tentativi di creare una moneta digitale, ma senza successo. Il mondo della crittografia è davvero molto complesso e per comprenderlo a fondo è necessario approfondire e analizzare come sia stato possibile arrivare a creare una moneta virtuale e le ragioni alla base di questa necessità.
Tutto ebbe inizio nel 2008, anno segnato da una forte crisi economica, quando il misterioso Satoshi Nakamoto scrisse una lettera elettronica ad Adam Back per annunciare che stava lavorando alla creazione di un nuovo sistema di denaro elettronico completamente peer-to-peer, che non richiede terze parti per funzionare. Il 12 gennaio 2009 Satoshi inviò i primi 10 Bitcoin a Hal Finney, un cypherpunk dell’epoca. Il sistema funzionava perfettamente. Un sistema decentralizzato proof of work, lo stesso sistema su cui si basa anche oggi il Bitcoin.
Il mondo delle criptovalute è nato con il Bitcoin e oggi ne conta un numero altissimo.
Il suo valore dipende molto dal limite dei 21 milioni di Bitcoin. Questo limite è stato previsto in partenza dal cosiddetto halving, cioè il dimezzamento delle ricompense che avviene ogni quattro anni e che porterà al raggiungimento dei 21 milioni di Bitcoin.
Cosa è l’halving e come incide sull’attività di mining di Bitcoin?
“Halving” significa letteralmente “dimezzamento” e si riferisce alla riduzione delle ricompense in Bitcoin.
Il Bitcoin Halving si verifica ogni 4 anni ed è un evento significativo per il mondo delle criptovalute.
Il protocollo Bitcoin si basa su due concetti collegati alla scarsità: il numero massimo di Bitcoin in circolazione non deve superare i 21 milioni e il halving, ovvero il dimezzamento delle ricompense ogni 4 anni.
Quando avviene il halving, i minatori si affidano quasi esclusivamente alle commissioni di transazione per convalidare i blocchi, perché le ricompense vengono ridotte a metà.
Inizialmente, dopo il primo halving, risalente al 28 novembre 2012, il dimezzamento delle ricompense è passato da 50 Bitcoin a blocco, che avviene ogni 10 minuti, a 25 Bitcoin a blocco.
In questo modo il sistema è in grado di ridurre la frequenza di emissione dei nuovi BTC, in attesa di raggiungere il limite massimo di 21 milioni di unità in circolazione. Quando la soglia dei 21 milioni verrà raggiunta, cosa che avverrà nell’anno 2140, i minatori saranno ricompensati per il loro lavoro solo attraverso le commissioni di transazione.
Curiosamente, l’evento halving si è sempre verificato in concomitanza con le elezioni negli Stati Uniti. Questa coincidenza ha storicamente innescato un aumento dell’offerta che ha generato un maggiore interesse e, puntualmente, il valore del Bitcoin è aumentato.
Il mining di Bitcoin risulta un’attività attraente, soprattutto se si ha l’intenzione di utilizzare energia pulita, rinnovabile e altrimenti sprecata.
Il mining di Bitcoin può dare una mano allo sviluppo delle energie rinnovabili
Si tratta di un progetto in fase embrionale che vedrà la collaborazione di Deutsche Telekom e Bankhaus Metzler. L’obiettivo è utilizzare le energie rinnovabili per minare Bitcoin.
Si tratta di una buona notizia, perché il mining di Bitcoin, anziché generare guadagni, darà sicuramente luogo a sviluppi futuri positivi per l’impatto ambientale di queste operazioni necessarie al funzionamento della moneta digitale.
Il mining di Bitcoin ha una caratteristica che lo rende adatto all’utilizzo delle energie rinnovabili e, di conseguenza, delle energie in eccesso che altrimenti potrebbero essere sprecate.
Quando viene prodotta in eccesso, il mining può utilizzarla, mentre quando ne viene prodotta meno, l’energia viene restituita alla rete.
Quello che emerge da questa guida sul mining di Bitcoin è davvero sorprendente. Ogni anno che passa la tecnologia fa davvero passi da gigante.
Michela Mocanu