A breve gli investitori italiani dovranno confrontarsi con uno degli appuntamenti fiscali più importanti, nonché quello più impegnativo, del settore delle criptovalute: la scadenza del 30 giugno. Entro questa data tutti i possessori di cripto-attività dovranno adempiere a dei precisi oneri imposti dal legislatore, compreso il versamento di alcune imposte. Chi non rispetta gli obblighi previsti potrebbe essere punito con salate sanzioni pecuniarie, aggravate da denuncia penale nei casi più gravi.
Per riuscire a completare con precisione le varie procedure fiscali, sarà fondamentale valutare attentamente una serie di elementi che incidono sulla corretta gestione della fiscalità legata alle cripto-attività. Cerchiamo di fare chiarezza in questo articolo, fornendo tutte le indicazioni del caso relative alla normativa fiscale delle criptovalute 2025.
Criptovalute e tasse: In arrivo la scadenza fiscale del 30 giugno
Il calendario fiscale per gli investitori italiani di criptovalute segna una tappa cruciale con l’arrivo della scadenza del 30 giugno 2025. Entro questa data dovranno essere versate le imposte relative alle plusvalenze maturate nel corso del 2024, ovvero i guadagni derivanti dalla vendita di cripto-attività. Questo appuntamento segna il momento in cui il contribuente deve provvedere al pagamento delle imposte, con un’aliquota del 26% sui profitti generati.
Chi non riesce a rispettare la scadenza del 30 giugno ha comunque la possibilità di versare le imposte entro il 31 luglio, applicando una maggiorazione dello 0,4%. Si tratta di un’opzione utile per chi ha bisogno di più tempo per organizzare la liquidità necessaria.
Da sottolineare come solo in un successivo momento, ossia con la trasmissione del modello redditi tra settembre ed ottobre, si andrà a effettuare la relativa dichiarazione. In altre parole, prima si pagano le tasse sulle plusvalenze e sull’imposta di bollo (relative allo scorso anno), poi si procede con la dichiarazione formale di quanto versato
Dichiarazione 730 e modello redditi persone fisiche
In parallelo al pagamento delle imposte, i possessori italiani di criptovalute sono tenuti a compilare appositi quadri dichiarativi all’interno della dichiarazione fiscale, utilizzando i modelli previsti. È importante distinguere tra chi presenta il Modello 730, riservato in ai contribuenti che producono reddito da lavoro dipendente o assimilato, e chi invece deve ricorrere al Modello Redditi Persone Fisiche (PF), utilizzato da chi possiede redditi da lavoro autonomo o d’impresa.
Nel primo caso, ossia per chi presenta il Modello 730, sarà necessario compilare il Quadro W (introdotto nel 2023) per il monitoraggio delle cripto-attività detenute al 31 dicembre e il Quadro T per la dichiarazione delle eventuali plusvalenze realizzate durante l’anno.
Chi invece utilizza il Modello Redditi Persone Fisiche dovrà procedere con la compilazione del Quadro RW, per il monitoraggio delle attività finanziarie estere, e del Quadro RT, per la dichiarazione delle plusvalenze ottenute tramite la cessione e permuta di cripto-attività o altri strumenti finanziari.
Le scadenze da rispettare variano a seconda del modello utilizzato: come accennato in precedenza, la dichiarazione per chi presenta il Modello 730, dovrà avvenire entro il 30 settembre 2025, mentre chi opta per il Modello Redditi Persone Fisiche avrà tempo fino al 31 ottobre 2025.
Tutti i requisiti per non farsi trovare impreparati in fase di dichiarazione secondo la Normativa fiscale delle criptovalute 2025
Con l’avvicinarsi della scadenza fiscale del 30 giugno, è fortemente consigliato iniziare fin da subito a mettere ordine i propri dati, così da arrivare preparati e non rischiare di trovarsi in difficoltà all’ultimo momento. Per poter rispettare gli obblighi previsti dal legislatore, è infatti necessario disporre di una serie di informazioni essenziali, utili sia per il versamento delle imposte che per la successiva compilazione della dichiarazione.
Tra i dati principali da raccogliere rientra ad esempio lo storico completo delle transazioni effettuate nel 2024. Sulla base di questi valori, sarà possibile calcolare correttamente eventuali plusvalenze o minusvalenze generate durante l’anno, così da determinare il profitto netto effettivo, su cui verrà poi applicata l’aliquota del 26% prevista per le cripto-attività.
In aggiunta, sarà necessario anche determinare i saldi detenuti al 31 dicembre così da calcolare l’imposta sul valore aggiunto delle cripto-attività.
Come semplificare il processo di dichiarazione grazie alla partnership di Cryptosmart con Okipo
Il calcolo accurato delle plusvalenze può rivelarsi particolarmente complesso, soprattutto per chi ha effettuato un numero elevato di operazioni durante l’anno. Ogni singola transazione deve essere valutata tenendo conto del prezzo di carico, per poi determinare correttamente l’eventuale utile netto su cui applicare l’imposta sostitutiva del 26% Questo lavoro, se svolto manualmente, può richiedere tempo, competenze specifiche e un elevato grado di attenzione per evitare errori o discrepanze nei conteggi.
Per fortuna, gli utenti registrati su CryptoSmart possono oggi contare su un valido supporto grazie alla partnership con Okipo, società specializzata nella rendicontazione fiscale delle cripto-attività. Grazie a questa collaborazione, è possibile automatizzare l’intero processo di calcolo e generazione dei report fiscali, riducendo sensibilmente tempi e complessità.
Il procedimento è molto semplice: è sufficiente accedere alla sezione “storico transazioni” di CryptoSmart, esportare i file CSV relativi all’anno fiscale 2024 e caricarli all’interno della piattaforma Okipo, registrandosi tramite questo link: Registrati su Okipo. Una volta effettuata la registrazione, sarà possibile accedere alla sezione “Connessioni”, importare i dati e generare un report fiscale completo, visualizzando in pochi clic l’importo delle imposte da versare al Fisco in base alle operazioni effettuate nel 2024.
Attraverso Okipo, infatti, è possibile generare in pochi passaggi i quadri precompilati RW-W per il monitoraggio fiscale e RT-T per la dichiarazione delle plusvalenze, pronti per essere inviati all’Agenzia delle Entrate senza dover gestire manualmente i calcoli sulle singole transazioni.
Il sistema integra automaticamente i dati esportati da CryptoSmart, consentendo di ottenere una panoramica completa delle proprie operazioni su criptovalute e di disporre di tutta la documentazione necessaria per una dichiarazione conforme alle normative vigenti.
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