Negli ultimi anni Bitcoin ha consolidato la sua posizione non solo come la prima e più importante criptovaluta al mondo, ma anche come un simbolo di libertà finanziaria, innovazione tecnologica e resistenza alla censura. Con una capitalizzazione di mercato che supera i trilioni di dollari e un’adozione globale in continua crescita, Bitcoin rappresenta il pilastro su cui si fonda l’intero settore delle criptovalute.
Tuttavia il suo potenziale non si limita a essere un “oro digitale” o una riserva di valore; sta emergendo come un elemento chiave anche nel mondo della finanza decentralizzata (DeFi), attraverso protocolli “laterali” e implementazioni secondarie, oppure veri e propri gemellaggi con tecnologie affini o complementari. In questo contesto, la recente proposta del fondatore di Cardano, Charles Hoskinson, di convertire 100 milioni di dollari in token ADA in Bitcoin e stablecoin per potenziare l’ecosistema DeFi di Cardano, rappresenta un momento significativo per entrambe le blockchain e per il futuro della finanza decentralizzata.
Questo articolo esplorerà il ruolo di Bitcoin come fulcro del panorama crypto, il potenziale della proposta di Hoskinson e come questa possa rafforzare sia Cardano che l’ecosistema Bitcoin.
Bitcoin: il fondamentale
Bitcoin è nato nel 2009 come risposta alla crisi finanziaria globale, con l’obiettivo di creare un sistema monetario decentralizzato, privo di intermediari e resistente alla manipolazione governativa. La sua blockchain, basata su un meccanismo di consenso proof-of-work (PoW), garantisce sicurezza, trasparenza e immutabilità, rendendo Bitcoin il gold standard delle criptovalute. Tuttavia, mentre Ethereum e altre blockchain di seconda e terza generazione si sono concentrate su smart contract e applicazioni DeFi, Bitcoin è stato spesso percepito come più monovalente, reazionario e meno versatile in questo ambito. Questa percezione, però, sta cambiando rapidamente.
Negli ultimi anni, grazie a soluzioni di secondo livello come il Lightning Network e protocolli come Stacks, Bitcoin sta entrando nel mondo della DeFi. Questi sviluppi consentono di utilizzare BTC per prestiti, staking e altre applicazioni finanziarie senza compromettere la sicurezza o la decentralizzazione della rete principale. Inoltre l’adozione di Bitcoin da parte di istituzioni finanziarie, aziende come Strategy e persino governi (come El Salvador, anche se la lista sembra da qualche mese destinata ad aumentare) dimostra che il suo valore non è solo speculativo, ma radicato in un’adozione reale e in una fiducia crescente.
In questo contesto di grande fermento, la proposta di Charles Hoskinson di integrare Bitcoin nell’ecosistema DeFi di Cardano è un segnale potente. Hoskinson, noto per la sua visione lungimirante e per il suo ruolo nella creazione di Cardano, una blockchain proof-of-stake (PoS) altamente scalabile e sostenibile, riconosce il valore unico di Bitcoin come asset di riferimento. La sua idea di convertire una parte del tesoro di Cardano in BTC non solo rafforza la fiducia in Bitcoin, ma apre la strada a una collaborazione tra due blockchain con punti di forza complementari.
Un ponte tra Cardano e Bitcoin
Il 13 giugno 2025 Charles Hoskinson ha annunciato una proposta audace durante un livestream su YouTube: convertire 100 milioni di dollari di ADA, il token nativo di Cardano, in una combinazione di Bitcoin e stablecoin come USDM e USDA per stimolare l’ecosistema DeFi di Cardano. L’obiettivo è aumentare la liquidità delle stablecoin sulla blockchain Cardano, che attualmente rappresenta solo il 10% del valore totale bloccato (TVL), rispetto al 190% di Ethereum e al 110% di Solana.
Hoskinson mira a portare questa percentuale tra il 30% e il 40%, un livello più in linea con gli ecosistemi DeFi maturi, favorendo così l’adozione delle stablecoin native di Cardano e migliorando la loro quotazione sugli exchange.
La proposta non si limita a rafforzare Cardano, ma riconosce implicitamente il ruolo di Bitcoin come asset fondamentale per la DeFi. Convertendo parte del tesoro di Cardano in BTC, Hoskinson intende “pompare” il Bitcoin DeFi, creando opportunità per utilizzare Bitcoin in applicazioni finanziarie sulla blockchain Cardano in una sorta di doppia sinergia. Questo approccio è rivoluzionario, poiché unisce la sicurezza e il valore consolidato e ormai innegabile di Bitcoin con la scalabilità e la flessibilità di Cardano, creando un ecosistema interoperabile che potrebbe attirare sia investitori istituzionali che utenti retail.
Hoskinson ha sottolineato che il mercato di Cardano è sufficientemente liquido per assorbire una vendita di 100 milioni di dollari in ADA senza impatti significativi sul prezzo, grazie a volumi di scambio giornalieri nell’ordine di centinaia di milioni di dollari. Per minimizzare eventuali effetti negativi, la conversione avverrebbe gradualmente attraverso transazioni over-the-counter (OTC) e strumenti algoritmici come ordini TWAP (Time-Weighted Average Price). Questo dimostra un approccio pragmatico e molto ben pianificato, che tiene conto delle preoccupazioni della comunità Cardano riguardo alla pressione di vendita e agisce di conseguenza, con una strategia estremamente razionale.
La centralità di Bitcoin
La decisione di includere Bitcoin nella proposta di Hoskinson non è ovviamente casuale. Bitcoin offre una serie di vantaggi che lo rendono un asset ideale per un ecosistema DeFi.
Sicurezza e fiducia: Con oltre 15 anni di operatività ininterrotta e una rete di miner distribuita globalmente, Bitcoin è la blockchain più sicura al mondo. La sua reputazione come riserva di valore lo rende un asset attraente per investitori che cercano stabilità in un settore volatile.
Liquidità: Bitcoin è l’asset crittografico più scambiato, con volumi giornalieri che superano quelli di qualsiasi altra criptovaluta. Questa liquidità facilita l’integrazione in protocolli DeFi, garantendo che gli utenti possano entrare e uscire dalle posizioni con facilità.
Adozione istituzionale: Grandi aziende come Tesla, Square e BlackRock hanno investito in Bitcoin, mentre fondi pensione e banche centrali stanno iniziando a considerarlo un asset strategico. Questo lo rende un punto di riferimento per qualsiasi ecosistema DeFi che aspiri a una portata globale.
Potenziale per la DeFi: Grazie a protocolli come Cardinal, annunciato da Hoskinson come il primo protocollo DeFi non-custodial per Bitcoin su Cardano, BTC può essere utilizzato per staking, prestiti e persino come collaterale per Ordinals (NFT su Bitcoin). Questo amplia il raggio d’azione di Bitcoin, rendendolo non solo una riserva di valore, ma anche un asset produttivo.
Integrando Bitcoin nel suo ecosistema, Cardano non solo beneficia della credibilità e del valore di BTC, ma contribuisce anche a espandere il suo utilizzo, dimostrando che Bitcoin può essere molto più di un semplice “oro digitale”, per quanto riconosciuto, utilizzabile solo per transazioni o come riserva strategica immobilizzata.
Opportunità, critiche, prospettive
Nonostante l’entusiasmo per la proposta di Hoskinson, non sono mancate come ovvio e prevedibile le critiche. Alcuni membri della comunità Cardano hanno espresso preoccupazioni per la possibile pressione di vendita derivante dalla conversione di 140 milioni di ADA, temendo che i trader possano anticipare la mossa e far scendere il prezzo del token. Hoskinson ha respinto queste preoccupazioni, definendole una “falsa narrativa” e sottolineando che la vendita sarebbe gestita con strategie che minimizzano l’impatto sul mercato.
Un’altra critica riguarda il contrasto tra la visione di Hoskinson e quella del CEO della Cardano Foundation, Frederik Gregaard, che ha dichiarato che il TVL non è una metrica chiave per misurare l’adozione. Questo disaccordo evidenzia una tensione tra l’approccio orientato alla crescita di Hoskinson e una visione più cauta della Fondazione. Tuttavia, la proposta di Hoskinson potrebbe fungere da catalizzatore per un dibattito costruttivo all’interno della comunità Cardano, portando a una strategia di compromesso e sintesi più coesa per il futuro.
Le opportunità, d’altra parte, sono immense. La proposta di Hoskinson non solo rafforza la posizione di Cardano come concorrente nel settore DeFi, ma contribuisce anche a legittimare Bitcoin come asset DeFi, in una sorta di testa a testa con l’altro grande protagonista delle medesime istanze: parliamo ovviamente di Tether, che per voce di Paolo Ardoino ha recentemente annunciato implementazioni tecnologiche molto simili, che andrebbero a legare l’ecosistema Tether e Lightning Network ad applicativi, appunto, di tokenizzazione e finanza decentralizzata. Insomma, uno scenario ad alto grado di competizione! (Si legga a tale proposito nostro articolo dedicato.)
Inoltre, l’idea di creare un “fondo sovrano decentralizzato” che generi rendimenti non inflazionistici reinvestendo i profitti in ADA potrebbe trasformare il tesoro di Cardano in un motore di crescita sostenibile. Questo modello, ispirato a fondi sovrani come quelli di Norvegia o Abu Dhabi, rappresenta un’innovazione significativa nel settore crypto. (Related: nostro articolo su Bitcoin come riserva strategica.)
La proposta di Hoskinson è un passo verso un futuro in cui le blockchain non competono in modo esclusivo, ma collaborano per creare un ecosistema finanziario globale. Cardano, con la sua scalabilità e il suo focus sulla sostenibilità, è ben posizionata per ospitare applicazioni DeFi complesse, mentre Bitcoin porta il peso della sua credibilità e della sua adozione di massa. Insieme, queste due blockchain possono offrire un’alternativa potente alle piattaforme DeFi esistenti, attirando utenti che cercano sicurezza, liquidità e innovazione.
Inoltre l’annuncio di Cardinal, il primo protocollo DeFi non-custodial per Bitcoin su Cardano, dimostra che Hoskinson non sta solo parlando di integrazione, ma sta già costruendo le infrastrutture necessarie per la sua concreta realizzazione. Questo protocollo consente agli utenti di utilizzare BTC per staking e prestiti senza cedere la custodia dei loro fondi, un passo avanti verso una DeFi più sicura e accessibile.
Conclusioni
Bitcoin rimane il re indiscusso delle criptovalute, e la proposta di Charles Hoskinson di integrarlo nell’ecosistema DeFi di Cardano è una testimonianza del suo valore duraturo. Convertendo 100 milioni di dollari in ADA in Bitcoin e stablecoin, Hoskinson non solo punta a rafforzare Cardano, ma contribuisce anche a espandere il ruolo di Bitcoin nella finanza decentralizzata. Nonostante le critiche e le sfide, questa visione audace potrebbe segnare l’inizio di una nuova era di interoperabilità tra blockchain, con Bitcoin al centro di un ecosistema finanziario globale. Per gli investitori, gli sviluppatori e gli appassionati di crypto, questo è un momento eccitante per osservare come due delle menti più brillanti del settore – Bitcoin e Hoskinson – lavorino insieme per ridefinire il futuro della finanza.
Filippo Albertin