Crypto e salute: blockchain e innovazione sanitaria, un connubio sempre più stretto.
La blockchain, nota principalmente come la tecnologia alla base delle criptovalute e della finanza decentralizzata, sta trovando applicazioni sempre più significative in numerosi settori apparentemente “classici”, tra i quali il comparto sanitario, promettendo di rivoluzionare la gestione dei dati, la sicurezza delle informazioni e l’efficienza operativa.
In questo articolo andremo ad approfondire la tematica, cercando di individuare i punti di forza di questa tecnologia, e di conseguenza i grandi miglioramenti che sta portando al settore sanitario. A tale proposito citeremo anche interessanti casi di successo, già apprezzati nella loro funzionalità operativa.
Crypto e salute: la protezione dei dati sanitari
La blockchain offre una soluzione per la gestione sicura e decentralizzata dei dati sanitari, per ovvie ragioni tra i più delicati da trattare, in quanto legati non solo a questioni meramente anagrafiche, ma anche a questioni riservate e sensibili.
Con questa tecnologia, i dati dei pazienti possono essere memorizzati in modo criptato su una rete distribuita, riducendo il rischio di violazioni della privacy e garantendo che solo le parti autorizzate possano accedervi.
L’evidenza parla chiaro. Un dato registrato in blockchain è immutabile, oltre che valevole a livello legale, e quindi si presenta come “oggetto probatorio” in grado di tutelare contemporaneamente sia il paziente e la sua famiglia, sia il prestigio dell’istituto che fornisce questo servizio come marchio di qualità.
Il caso Estonian e-Health Authority è da questo punto di vista molto indicativo ed eloquente. In Estonia (luogo peraltro in generale molto amichevole verso il settore crypto), la blockchain è stata infatti implementata per garantire la sicurezza dei dati medici dei pazienti, permettendo loro di controllare chi ha accesso ai propri record sanitari.
Questo sistema consente un trasferimento sicuro e trasparente delle informazioni mediche tra strutture sanitarie, migliorando la qualità e la tempestività delle cure.
L’Estonia è stata pioniera nell’adozione della tecnologia blockchain, non solo per la gestione dei dati sanitari ma anche per altri servizi governativi. Nel settore sanitario, il paese ha iniziato ad usare la blockchain per gestire i dati dei pazienti addirittura nel 2016, grazie alla collaborazione con aziende come Guardtime, specializzata in sicurezza informatica.
I punti di forza di tale scelta possono essere facilmente sintetizzati nelle seguenti macroaree:
Sicurezza: La blockchain estone utilizza il protocollo Keyless Signature Infrastructure (KSI) per garantire l’integrità e l’autenticità dei dati. Questo sistema permette di tracciare ogni modifica fatta ai dati sanitari, rendendolo praticamente impossibile manometterli senza che ciò sia immediatamente rilevabile.
Interoperabilità: La blockchain facilita la condivisione sicura delle informazioni tra diversi operatori sanitari, migliorando la coordinazione delle cure. Medici e ospedali possono aggiornare e consultare le cartelle cliniche in tempo reale, assicurando che le informazioni siano sempre aggiornate e accessibili dove necessario.
Riduzione dei costi: L’uso della blockchain ha ridotto significativamente i costi amministrativi e di gestione dei dati. La decentralizzazione della gestione dei dati ha diminuito la necessità di intermediazione e ha reso più efficiente la gestione delle informazioni sanitarie.
Efficienza: Con dati sicuri e accessibili, le istituzioni sanitarie possono prendere decisioni cliniche più informate e rapide, migliorando la qualità dell’assistenza.
Protezione contro gli attacchi informatici: La struttura della blockchain rende i dati immutabili e resistenti alle manipolazioni, riducendo il rischio di attacchi informatici che potrebbero compromettere la sicurezza dei dati sanitari.
Crypto e salute: tracciabilità e autenticità dei farmaci
Un altro utilizzo cruciale della blockchain in sanità è nella lotta contro la contraffazione dei farmaci, una prassi sempre più in voga visto il notevole ricarico economico tipico della specifica categoria merceologica.
La tecnologia permette di tracciare ogni fase della supply-chain dei farmaci, dall’azienda produttrice fino al consumatore finale, assicurando autenticità e sicurezza.
Da questo punto di vista, fa letteralmente scuola il progetto della sanità negli Emirati Arabi Uniti: Il Ministero della Salute e della Prevenzione degli Emirati Arabi Uniti ha infatti lanciato una piattaforma blockchain per la gestione e la tracciabilità di farmaci e kit diagnostici.
Questa iniziativa mira a ridurre i rischi associati a farmaci contraffatti, specialmente in contesti di emergenza sanitaria, chiaramente affiorati dopo la pandemia di Covid-19.
Crypto e salute: gestione delle cartelle
La gestione delle cartelle cliniche elettroniche tramite blockchain è un ulteriore e importante campo applicativo, che può migliorare l’interoperabilità tra sistemi sanitari diversi, facilitando lo scambio di informazioni tra vari operatori.
My Health My Data (MHMD) è un progetto che utilizza la blockchain per consentire ai pazienti di controllare i propri dati medici, garantendo la possibilità di condividere informazioni solo con il consenso esplicito del paziente. MHMD si concentra sulla privacy, la sicurezza e l’accesso controllato ai dati sanitari.
L’iniziativa MHMD mira a creare una rete aperta di informazioni biomediche dove gli individui sono i proprietari e i controllori dei propri dati sanitari. La filosofia alla base di MHMD è quella di stabilire un mercato dell’informazione basato sulla fiducia, dove i dati possono essere condivisi in modo sicuro, anonimo e controllato per scopi di ricerca e cura.
Il sistema è così descrivibile:
Blockchain privata: MHMD utilizza un sistema blockchain privato basato su Hyperledger Fabric, una piattaforma open-source per la creazione di soluzioni basate su blockchain, sviluppata sotto l’ombrello dell’iniziativa Hyperledger, ospitata dalla Linux Foundation; è progettata per essere una struttura modulare e flessibile per sviluppare applicazioni blockchain e reti di ledger distribuite che soddisfino le esigenze aziendali. Questo permette di avere un controllo stretto sui partecipanti alla rete, garantendo che solo le parti autorizzate possano accedere ai dati.
Dati off-chain: La blockchain MHMD non memorizza i dati sanitari direttamente sulla catena, ma piuttosto utilizza hash per garantire l’integrità e la tracciabilità delle operazioni sui dati. I dati stessi sono memorizzati in modo sicuro dai Data Controller.
Controllo dei dati da parte del paziente: Gli individui possono decidere chi può accedere ai propri dati sanitari, per quanto tempo e per quali scopi. Questo è un cambiamento significativo rispetto ai sistemi tradizionali dove il controllo è spesso detenuto da istituzioni sanitarie o governative.
Anonimizzazione: MHMD consente la condivisione di dati per la ricerca in modo anonimo, rispettando la privacy degli individui. Questo si ottiene attraverso tecniche avanzate come il calcolo sicuro multiparty e l’uso di crittografia omomorfa.
Mercato dei dati: Il sistema facilita lo scambio di dati sanitari con ricercatori e aziende farmaceutiche in modo trasparente e sicuro. I pazienti possono decidere, ma solo e unicamente su base volontaria, di donare o vendere i propri dati, beneficiando così direttamente dalla ricerca.
Smart contract dedicati all’assistenza sanitaria
Gli smart contract, applicazioni auto-eseguibili sulla blockchain in modalità totalmente decentralizzata e automatizzata, possono essere utilizzati in ambito sanitario proprio per automatizzare processi come il pagamento dei servizi medici, la gestione dei consensi, o persino la verifica della copertura assicurativa.
Lungo questa direttrice si muove Medicalchain: con una particolare attenzione rivolta ai dati sicuri e al consenso del paziente, Medicalchain permette ai pazienti di avere un controllo maggiore sulla propria salute digitale, utilizzando smart contract per gestire l’accesso e la condivisione delle informazioni mediche che fino a poco tempo fa viaggiavano esclusivamente su cloud, con tutti i rischi del caso (basti pensare agli ormai dilaganti tentativi di hacking, spesso andati a buon segno, orditi contro strutture sociosanitarie e banche dati legate a informazioni mediche).
Conclusioni
La blockchain sta dimostrando di essere una tecnologia potenzialmente rivoluzionaria nel settore sanitario, offrendo soluzioni per problemi persistenti come la sicurezza dei dati, la trasparenza nelle supply chain farmaceutiche, e l’accesso controllato alle informazioni dei pazienti. Tuttavia, nonostante questi successi, ci sono ancora sfide significative da affrontare, come l’adozione su larga scala, la scalabilità delle soluzioni blockchain e l’integrazione con i sistemi sanitari esistenti.
Con il continuo sviluppo tecnologico e l’interesse crescente da parte delle istituzioni sanitarie globali, il futuro della blockchain in sanità sembra però estremamente promettente e ricco di possibilità ancora da esplorare, che stanno già generando ottimi casi d’uso, con valore equamente condiviso tra numerosi ed eterogenei portatori d’interesse.
Filippo Albertin