Ethereum Fusaka: parliamo ancora delle rivoluzioni prossime venture dell’aggiornamento per eccellenza… L’ecosistema Ethereum, la blockchain leader mondiale per la finanza decentralizzata (DeFi) e gli smart contract, è come sappiamo in costante evoluzione.
Dopo tappe fondamentali come The Merge (la transizione a Proof-of-Stake) e gli aggiornamenti successivi come Shapella e Dencun, la roadmap prosegue con un altro hard fork cruciale: Fusaka, di cui abbiamo peraltro già parlato in un articolo di anticipazione dedicato. Programmato per la fine del 2025, Fusaka non è un semplice adeguamento di manutenzione, ma una riprogettazione mirata ad affrontare la sfida perenne della congestione della rete e degli elevati costi operativi.
Un “fine tuning”, dunque, che deve essere considerato con estrema attenzione, in quanto inserito in un contesto finanziario globale sempre più alla ricerca di soluzioni decentralizzate.
Questo aggiornamento è strategico: mira a sbloccare il vero potenziale di scalabilità di Ethereum, inaugurando un’era in cui la rete può supportare un’economia digitale realmente globale, senza sacrificare i suoi principi fondamentali di sicurezza e decentralizzazione.
Il nome Fusaka deriva dalla combinazione di due nomi: Fulu (per l’aggiornamento del consensus layer, chiamato come una stella) e Osaka (per l’aggiornamento dell’execution layer, in onore della città giapponese che ha ospitato l’evento Devcon).
L’aggiornamento Fusaka si concentra sull’ottimizzazione in parallelo del modo in cui Ethereum gestisce e rende disponibili i dati per le soluzioni di scalabilità di Layer 2 (come Arbitrum, Optimism, zkSync e Starknet, tutte modalità — giova sottolinearlo — oggi largamente impiegate in offerte integrate sempre più ecnomiche, efficienti e versatili, basti pensare a tutti i wallet che oggi porgono piena operatività in termini di gestione stablecoin, staking e integrazione con carte di debito).
La filosofia centrale è che, per scalare, Ethereum non deve elaborare ogni singola transazione (un compito difficile per una rete decentralizzata), ma deve agire come uno strato di sicurezza e disponibilità dei dati per i rollup del Layer 2, che invece gestiscono l’esecuzione delle transazioni in modo più efficiente.
Vediamo la cosa con maggiore attenzione…
Ethereum Fusaka: PeerDAS e pilastri tecnici dell’aumento di capacità
Il cuore tecnico dell’aggiornamento Fusaka ruota attorno a due concetti chiave e una serie di EIP (Ethereum Improvement Proposals) mirate:
PeerDAS (Peer Data Availability Sampling) – Scalabilità Reale
L’EIP principale introdotta da Fusaka è l’implementazione completa di PeerDAS (Peer Data Availability Sampling), l’evoluzione di EIP-4844 (proto-danksharding) introdotto con l’aggiornamento Dencun.
PeerDAS è un meccanismo che consente ai validatori della rete di verificare che i dati di transazione pubblicati dai Layer 2 siano effettivamente disponibili senza dover scaricare l’intero blob (pacchetto di dati). In pratica, un validatore può campionare casualmente solo piccole porzioni del dato (sampling) da diversi peer (altri nodi della rete).
Per gli utenti, l’impatto è drammatico. I rollup di Layer 2 devono pubblicare i loro dati di transazione sulla rete principale di Ethereum per garantire la sicurezza. Prima di Fusaka, questa operazione era costosa a causa delle limitazioni di spazio e gas. Con Fusaka, però, l’implementazione di PeerDAS espande significativamente la capacità di archiviazione temporanea dei dati dei blob. Questo aumenta in modo esponenziale la quantità di dati che i Layer 2 possono pubblicare, abbassando drasticamente la blob base fee (la commissione base per i dati dei rollup).
Miglioramenti in Execution Layer e aumento del gas limit
Fusaka include anche una serie di EIP (come l’EIP-7935) che si concentrano sul miglioramento dell’execution layer, in particolare aumentando il limite predefinito del gas bloccato da circa 36 milioni a 60 milioni di unità gas (o anche di più, a seconda della versione finale).
Questo cambiamento consente un maggiore spazio per l’elaborazione delle transazioni in un singolo blocco, chiave della scalabilità di qualsiasi chain. Pur sollevando preoccupazioni sulla decentralizzazione e sull’aumento dei requisiti per i nodi, l’obiettivo è bilanciare le esigenze di scalabilità con la facilità di esecuzione del protocollo, convergendo a un compromesso buono, stabile e soprattutto efficiente.
Semplificazione, economicità e pulizia del protocollo
Altre EIP incluse (come EIP-7642) mirano a semplificare e pulire il protocollo rimuovendo vecchi campi ora non più necessari dai messaggi di rete. Questa “pulizia” è fondamentale per mantenere il codice base più snello, sicuro e più facile da manutenere per gli sviluppatori futuri.
Per l’utente medio che interagisce con le applicazioni decentralizzate (dApp), l’aggiornamento Fusaka non è immediatamente visibile come una nuova feature dell’interfaccia utente, ma il suo impatto sulle commissioni e sulla velocità è rivoluzionario, soprattutto sulle reti Layer 2, che ad oggi costituiscono irrinunciabile corollario al protocollo base.
Questo è l’impatto sensibilmente più significativo. I Layer 2 sono intrinsecamente più economici, ma la parte più costosa della loro operazione è la pubblicazione dei dati sulla mainnet di Ethereum. Aumentando l’offerta di spazio dati (attraverso PeerDAS e blob), l’aggiornamento Fusaka provoca un crollo del prezzo di quello spazio.
Più banalmente, possiamo fare un esempio pratico. Prima di Fusaka una transazione su Arbitrum o Optimism costava una frazione di quella del Layer 1 (pochi centesimi o un dollaro). Dopo Fusaka le commissioni per transazioni semplici (come un trasferimento o un swap) sui Layer 2 si avvicinano a zero (frazioni uniformemente convergenti a ordini di grandezza del centesimo di dollaro). Questo rende le microtransazioni e l’uso quotidiano delle dApp economicamente sostenibili per chiunque.
Velocità esecutive: un dettaglio non secondario
Con una maggiore capacità di banda per la pubblicazione dei dati e un limite di gas più elevato sul Layer 1, i rollup possono finalizzare e confermare le transazioni più rapidamente. Sebbene il tempo di blocco del Layer 1 rimanga lo stesso, la velocità con cui i Layer 2 possono elaborare ed inviare i dati ad Ethereum per la finalizzazione è ottimizzata.
Le nuove potenzialità aprono la strada a utilizzi molto più vasti, destinati a categorie di utenti altrettanto più vaste…
Le commissioni quasi nulle aprono le porte a nuove categorie di applicazioni che erano precedentemente limitate dai costi, tra cui:
Gaming on-chain: I giochi che richiedono frequenti microtransazioni e interazioni con lo smart contract diventano finalmente praticabili.
Social media decentralizzati: Le interazioni sociali basate su blockchain (come like o post) possono avvenire a costi irrisori.
Soluzioni per il micropagamento: Pagare per servizi digitali con importi molto piccoli diventa efficiente.
In sintesi, l’utente finale vedrà un mondo in cui usare la DeFi e le dApp sarà veloce e a basso costo come usare le moderne app mobili. Nel contesto spesso ostico delle criptovalute, una vera rivoluzione.
Contesto d’uso globale e strategico
L’aggiornamento Fusaka non è solo una miglioria tecnica, ma un’affermazione strategica nel panorama globale delle blockchain. Costituisce infatti la risposta diretta di Ethereum alla “corsa alla scalabilità” in atto contro blockchain concorrenti di Layer 1 come Solana, Avalanche e altre che offrono velocità elevate e costi bassi, spesso a scapito della decentralizzazione.
La blockchain mantiene la sua sicurezza e decentralizzazione inattaccabile come settlement layer (Layer 1), mentre affida l’alta velocità e i bassi costi ai Layer 2. Fusaka potenzia in questo senso al massimo questa strategia, rendendo i Layer 2 quasi perfetti come motori di esecuzione. Una dinamica che posiziona Ethereum come la piattaforma più sicura e con il maggior throughput effettivo (tramite L2) al mondo.
Per le istituzioni finanziarie che guardano alla tokenizzazione di asset reali (RWA) o all’utilizzo di blockchain pubbliche per i servizi finanziari, la prevedibilità e il basso costo sono essenziali. La possibilità di emettere, trasferire e gestire asset tokenizzati (come azioni, obbligazioni o fondi) con commissioni stabili e trascurabili rende Ethereum una scelta sempre più attraente per la finanza tradizionale (TradFi), con conseguente enorme afflusso di capitali potenziali, che già stanno comunque vivificando il settore.
I sistemi di pagamento interbancario o transfrontaliero basati su blockchain richiedono costi minimi. Fusaka rimuove l’ultima barriera significativa per l’utilizzo di Ethereum (tramite i suoi L2) in questo comparto.
Nonostante l’aumento del gas limit e della capacità di dati, Fusaka contiene anche misure per mitigare l’impatto sui validatori (nodi che gestiscono la rete). La strategia PeerDAS stessa è concepita per permettere ai validatori di operare senza dover scaricare quantità massive di dati, mantenendo bassi i requisiti hardware.
Mantenere i requisiti di hardware accessibili è cruciale per la decentralizzazione. Se solo pochi enti molto grandi potessero permettersi di far funzionare un validator, la rete sarebbe centralizzata. Al contrario, Fusaka bilancia la necessità di throughput con l’esigenza di permettere a chiunque nel mondo di eseguire un nodo e partecipare alla sicurezza della rete.
Conclusioni
L’aggiornamento Fusaka è un punto di arrivo cruciale, ma non è la fine della roadmap di Ethereum. Anzi, si tratta esattamente del contrario: un viatico che apre le porte a sempre più nuovi ed entusiasmanti aggiornamenti e casi d’uso.
Subito dopo Fusaka, gli sviluppatori hanno in programma gli aggiornamenti Glamsterdam (previsto per il 2026), che includerà ulteriori ottimizzazioni per l’esecuzione, e successivamente The Verge e The Purge, che porteranno la rete verso la “statelessness” (assenza di stato) e il completamento della transizione a una blockchain completamente scalabile.
In particolare, il completamento di PeerDAS (in Fusaka) prepara il terreno per l’implementazione degli Alberi di Verkle (previsti per The Verge). Gli Alberi di Verkle sono un’evoluzione degli Alberi di Merkle che ridurranno drasticamente la quantità di dati che un validator deve memorizzare, migliorando l’efficienza e la velocità di sincronizzazione per i nodi, rafforzando ulteriormente la decentralizzazione.
Venendo a una conclusione, l’aggiornamento Fusaka è il perno della strategia “rollup-centric” di Ethereum. Trasformando efficacemente il Layer 1 nel “livello di disponibilità e sicurezza dei dati” per il Layer 2, rende le transazioni sui rollup estremamente economiche e apre la porta a un’adozione globale e istituzionale; una mossa che posiziona Ethereum come l’infrastruttura di base sicura e scalabile per la prossima era del Web 3.0.
Filippo Albertin