Bitcoin supera i centomila dollari: un nuovo capitolo per l’economia globale
Il 5 dicembre 2024, il Bitcoin ha segnato un traguardo storico, superando per la prima volta – circa alle 3 e mezza di mattina, ora italiana – la barriera psicologica dei centomila dollari.
Questo evento non solo rappresenta un punto di svolta per la criptovaluta più famosa al mondo ma si inserisce in un contesto politico ed economico statunitense ricco di cambiamenti e anticipazioni.
Bitcoin: la storia dall’inizio…
Ci piace, in questa occasione, ripercorrere in estrema sintesi tutte le tappe della travagliata e appassionante storia di Bitcoin, anche un po’ per celebrare non solo i successi, ma anche i vari momenti di incertezza, che hanno messo a dura prova la pazienza di una comunità oggi premiata per la sua incrollabile tenacia.
2008: La Nascita – 31 ottobre: Satoshi Nakamoto pubblica il white paper “Bitcoin: A Peer-to-Peer Electronic Cash System”, introducendo l’idea di una valuta digitale basata su blockchain.
2009: Il Blocco Genesi – 3 gennaio: Nakamoto estrae il primo blocco di Bitcoin, noto come il “blocco genesi”. La prima transazione di Bitcoin avviene poco dopo.
2010: Adozione e Primi Usi – Maggio: LaZooz vende 10.000 BTC per due pizze, in quello che diventerà noto come “Bitcoin Pizza Day”. Luglio: Bitcoin v1.0 viene rilasciato, migliorando la stabilità e la sicurezza del network.
2011: Crescita e Prime Difficoltà – Febbraio: Bitcoin raggiunge la parità con il dollaro USA (1 USD = 1 BTC). Giugno: Mt. Gox, uno dei primi exchange di Bitcoin, subisce un hack che porta a una perdita significativa di fiducia nel sistema.
2012: Halving e Recupero – Novembre: Il primo halving di Bitcoin riduce la ricompensa per blocco a 25 BTC, un evento progettato per controllare l’inflazione.
2013: Primo Boom e Regolamentazione – Aprile: Il prezzo del Bitcoin supera i 100 USD. Dicembre: Bitcoin raggiunge il picco di circa 1,200 USD, portando a un aumento dell’attenzione globale e a iniziative di regolamentazione.
2014: Turbolenze – Febbraio: Mt. Gox fallisce dopo una perdita di 850,000 BTC, il più grande hack di Bitcoin fino a quel momento. Settembre: CoinDesk lancia il Bitcoin Price Index (BPI).
2015-2016: Consolidamento e Innovazione – 2015: I futures su Bitcoin cominciano a essere offerti. 2016: Secondo halving di Bitcoin, riducendo ulteriormente la ricompensa per blocco a 12.5 BTC.
2017: La Grande Bolla – Gennaio: Il prezzo di Bitcoin cresce vertiginosamente, con un picco vicino ai 20,000 USD a dicembre.
2018: Correzione di Mercato – L’inizio dell’anno: Bitcoin e altre criptovalute subiscono una forte correzione dopo il boom del 2017.
2019-2020: Institutionalizzazione – 2019: L’interesse istituzionale cresce, con aziende come Fidelity e Bakkt che entrano nel mercato Bitcoin. Maggio 2020: Terzo halving, la ricompensa per blocco scende a 6.25 BTC.
2021: Mainstreaming e Record – Febbraio: Tesla annuncia un investimento di 1.5 miliardi di dollari in Bitcoin. Aprile: Bitcoin raggiunge un nuovo massimo storico oltre i 64,000 USD.
2022-2023: Volatilità e Regolamentazione – 2022: Il mercato cripto subisce un altro grande calo, con Bitcoin che scende significativamente. 2023: Continua il dibattito sulla regolamentazione, con diverse giurisdizioni che adottano approcci diversi.
2024: Traguardo Storico! Bitcoin raggiunge i centomila dollari!
Bitcoin e l’effetto Trump
Il recente successo elettorale di Donald Trump ha giocato un ruolo cruciale in questo rally del Bitcoin. Nel corso della sua campagna elettorale, Trump ha effettivamente mostrato un’entusiastica accoglienza verso il mondo delle criptovalute, promettendo di fare degli Stati Uniti la “capitale mondiale del Bitcoin e delle criptovalute”.
Nel contesto della sua campagna elettorale ha per esempio fatto letteralmente il giro del mondo il servizio relativo al suo pagamento, tramite circuito Bitcoin Lightning Network, in seguito a sua consumazione presso un bar di New York che appunto accettava satoshi come valuta di scambio.
Poco importa, per ora, quali e quante saranno le azioni concrete per favorire la cryptosfera, e nello specifico la moneta digitale decentralizzata creata ben 15 anni fa dal misterioso Satoshi Nakamoto, che il nuovo presidente intraprenderà al suo effettivo insediarsi.
Sta di fatto che il mercato ha immediatamente reagito con un “sentiment” senza pari alle sue affermazioni, lungo un trend che peraltro non sembra assolutamente volersi fermare.
Contrariamente alle sue precedenti dichiarazioni che definivano le criptovalute come una truffa, Trump ha infatti cambiato direzione, riconoscendo il potenziale economico e tecnologico di questi asset digitali. La nomina di Paul Atkins, noto per le sue posizioni pro-cripto, alla guida della Securities and Exchange Commission (SEC), ha ulteriormente alimentato le aspettative del mercato.
Questo cambiamento di orizzonti è stato peraltro anche sancito da sue ufficiali partecipazioni in presenza a meeting e convention del settore.
Le aspettative di regolamentazione
La promessa di una regolamentazione più favorevole ha creato un ambiente di fiducia tra gli investitori. La previsione di una regolamentazione che non soffochi l’innovazione ma la canalizzi verso un’adozione più diffusa e sicura ha portato a un aumento significativo degli investimenti, spingendo il prezzo del Bitcoin oltre ogni precedente record.
Come prevedibile, l’ascesa di Bitcoin ha trascinato con sé un’ondata di entusiasmo per tutto il settore crypto, che oggi vede un rialzo globale di proporzioni storiche.
Questa attesa di un quadro normativo più chiaro e meno punitivo ha trasformato Bitcoin da un asset speculativo a uno strumento di investimento assolutamente riconosciuto, attrattivo non solo per gli appassionati di tecnologia, ma anche per gli investitori istituzionali di ogni ordine e grado.
Impatto economico e culturale
Il superamento dei 100.000 dollari segna non solo uno straordinario “traguardo psicologico” per milioni di bitcoiner, ma anche un momento di legittimazione per Bitcoin stesso, specie in relazione alle tante correnti di pensiero economico che ancora lo vorrebbero relegato al campo delle truffe o delle mode passeggere.
Ora, la criptovaluta non combatte solo per la sua sopravvivenza ma per il suo ruolo nel futuro finanziario globale, un ruolo sempre più riconosciuto, che da ora in poi muove però verso altre fondamentali conquiste: prima fra tutte l’adozione globale, che, considerando l’innalzamento dei tanti utenti che oggi fanno letteralmente a gara a comprare Bitcoin, promette molto bene per il futuro.
Questo traguardo va quindi oltre la semplice speculazione; è un segnale per il mondo che il Bitcoin potrebbe assumere il ruolo di “oro digitale”, un bene rifugio in un’epoca di incertezze economiche e politiche.
Reazioni dal mondo finanziario
L’aumento drastico del prezzo del Bitcoin ha suscitato reazioni contrastanti nel mondo finanziario tradizionale. Da un lato, ci sono ancora molti scettici che vedono questa crescita come un’ennesima bolla speculativa, mentre dall’altro, analisti e investitori come quelli di BlackRock e Fidelity considerano ormai Bitcoin come una classe di asset che può diversificare i portafogli e offrire ritorni significativi.
Non si tratta, certo, di una svolta recentissima. L’ormai acquisita introduzione di fondi negoziati in borsa (ETF) legati al Bitcoin da parte di questi giganti finanziari ha ulteriormente consolidato la posizione della criptovaluta nel panorama degli investimenti.
Tuttavia è altrettanto evidente quanto questo traguardo possa consolidare ulteriormente tale tendenza, soprattutto se si considera il crescente numero di “utenti” che, sull’onda dell’entusiasmo globale, si stanno avvicinando a un mondo – quello della finanza decentralizzata in genere – che probabilmente non li avrebbe minimamente sfiorati.
Conclusione
Il raggiungimento del valore di 100.000 dollari per Bitcoin non è solo una vittoria per i possessori di criptovalute; è un momento di riflessione per l’intero sistema finanziario globale.
Con l’America che guarda avanti verso nuove politiche economiche sotto l’amministrazione Trump, Bitcoin potrebbe non solo diventare una parte integrante del futuro delle finanze personali e aziendali, ma anche un simbolo di una nuova era di decentralizzazione monetaria.
Questo evento, quindi, non segna solo un traguardo finanziario, ma apre le porte a una serie di dibattiti su regolamentazione, innovazione e l’evoluzione del concetto stesso di valuta nel 21° secolo!
Filippo Albertin