Mining Bitcoin: geografia e tendenze emergenti

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Mining Bitcoin: geografia e tendenze emergenti, sia in Occidente che nei paesi in via di sviluppo…

Il mining di Bitcoin è un processo energeticamente intenso, che coinvolge potenti computer per risolvere complessi problemi matematici di natura crittografica e convalidare le transazioni sulla blockchain. Dall’ormai lontano rilascio del protocollo di Satoshi Nakamoto, quella che un tempo era una pratica praticamente sconosciuta è diventata un notevole e proficuo settore di business, per molti versi unico nel campo delle più generiche criptovalute, che via via ha coinvolto entità colossali sul piano aziendale e istituzionale

La geografia del mining, ovvero la distribuzione planetaria dei progetti più rilevanti, è in continua e rapida evoluzione. Dove si concentra questa attività e quali fattori influenzano la sua localizzazione? In questo articolo cercheremo di fare chiarezza su questi temi, e individueremo le caratteristiche salienti dei “luoghi” deputati alla “produzione” dell’oro digitale di Satoshi Nakamoto!

Mining Bitcoin. i principali attori sulla scena mondiale

Negli ultimi anni, il panorama del mining di Bitcoin ha subito importanti trasformazioni, dovuti non solo all’evoluzione “fenomenologica” e alla diffusione di Bitcoin secondo il tracciato indicato alle origini del protocollo, ma anche per aspetti secondari, come le politiche economiche dei singoli paesi e il loro più o meno pronunciato appoggio verso il mondo della decentralizzazione finanziaria.

Stati Uniti e Cina hanno a lungo dominato la scena, ma diversi fattori, tra cui regolamentazioni più stringenti e incentivi fiscali, hanno portato a un decentramento dell’attività nel suo complesso.

Attualmente, gli Stati Uniti sono il leader indiscusso nel mining di Bitcoin, grazie alla disponibilità di energia a basso costo in alcune regioni, come il Texas, e a un quadro normativo relativamente favorevole. Riot Blockchain, una delle più grandi società di mining di Bitcoin al mondo, opera appunto negli Stati Uniti e ha recentemente annunciato piani di espansione proprio nella sopraccitata area del Texas.

Quanto alla Cina, un tempo il più grande hub per il mining di Bitcoin, essa ha successivamente imposto restrizioni significative sull’attività, che ormai da quattro anni a questa parte ha spinto molti miner a trasferire le loro operazioni in altri paesi.

A riprova del rapporto spesso ambiguo tra governo e attività di mining, eloquente il caso Bitmain, colosso cinese che produce hardware dedicato di alta qualità e gestisce anche attività proprie nel settore. Bitmain è stata infatti multata nell’aprile del 2023 per 25 milioni di yuan cinesi, ovvero circa 3,7 milioni di dollari, da parte dell’Ufficio municipale di Pechino dell’amministrazione statale delle imposte, per una presunta violazione delle normative fiscali in vigore. Da allora sembra che gran parte dell’attività sia stata trasferita altrove, ma rimane il fatto che Bitmain continua ad attestarsi come uno dei principali attori del settore, che ha svolto un ruolo fondamentale nello sviluppo dell’industria e che continua ad effettuare investimenti e acquisizioni di pregio nel campo della “produzione” di Bitcoin.

Ma il mining riserva anche delle sorprese, con attori economici impensabili. Infatti, grazie alla sua abbondante produzione di energia idroelettrica e a costi energetici contenuti, anche il meno consociuto Kazakistan è diventato una destinazione attraente per i miner di Bitcoin.

Senza alcun dubbio una menzione speciale spetta però più in generale all’Africa. Il mining di Bitcoin in questa specifica area geografica, in gran parte ancora legata a logiche terzomondiste, sta vivendo una fase di crescita e trasformazione significativa, e per certi versi stupefacente.

L’Africa, nonostante il clima certamente meno adatto al mining, attraverso opportuni accorgimenti sta diventando un hub sempre più importante per il mining di Bitcoin, grazie alla presenza di abbondanti risorse energetiche rinnovabili come solare, idroelettrico e geotermico. Il mining di Bitcoin, inoltre e non da ultimo, sta creando nuove opportunità economiche e stimolando la crescita in molti paesi africani, in primis la Nigeria, con progetti di sviluppo ed elettrificazione delle comunità rurali.

A titolo di esempio significativo citiamo Gridless, una startup che opera in Kenya e sfrutta l’energia geotermica per alimentare le sue operazioni di mining. Oltre a contribuire alla decarbonizzazione del settore, Gridless sta portando l’elettricità in aree remote del paese, svolgendo una funzione essenziale per la promozione dello sviluppo sociale del luogo.

Dall’altra parte del pianeta troviamo il Canada, con le sue temperature fredde che favoriscono il raffreddamento dei computer, nonché le politiche governative favorevoli. Il paese ha visto crescere in modo significativo la sua quota di mercato nel mining, attraverso progetti compositi che hanno individuato in questo territorio una sorta di standard di business.

Anche la Russia, con le sue risorse energetiche abbondanti, è un attore importante nel panorama del mining di Bitcoin.

Mining Bitcoin: i fattori che influenzano la localizzazione

Diversi fattori influenzano la decisione di un miner di stabilire la propria attività in un determinato luogo:

Costo dell’energia: Il costo dell’energia elettrica è certamente il fattore più importante, poiché il mining di Bitcoin ne consuma enormi quantità. Anche per questo motivo il mining si sta da tempo orientando verso fonti rinnovabili a bassissimo impatto ambientale e con elevati livelli di efficienza.

Clima: Come detto, in alternativa a sistemi di raffreddamento delle macchine mediati da tecnologie opportune, le temperature naturalmente fredde favoriscono il raffreddamento dei computer, riducendo i costi operativi.

Regolamentazione: Un quadro normativo favorevole e stabile è essenziale per attrarre gli investimenti nel settore del mining.

Infrastrutture: Una buona infrastruttura elettrica e di rete è fondamentale per supportare le operazioni di mining

Incentivi fiscali: Alcuni governi offrono incentivi fiscali per attirare i miner di Bitcoin nel loro territorio. In generale, la regolamentazione resta una componente importante, soprattutto se si considera l’attività di grandi agglomerati industriali, che necessariamente hanno bisogno di muoversi entro un tessuto normativo coerente, chiaro e favorevole.

Conclusioni: le sfide e il futuro del mining di Bitcoin

Il mining di Bitcoin è un’attività in continua evoluzione, che pone sfide significative dal punto di vista ambientale ed energetico, ma che nel contempo si lega alla crescita ormai appurata dell’asset di riferimento come vera e propria moneta del futuro, globale, decentralizzata e senza confini.

La crescente consapevolezza dell’impatto ambientale del Bitcoin sta spingendo molti miner a cercare soluzioni sempre più sostenibili, come l’utilizzo di energie rinnovabili e il coinvolgimento di altri business direttamente o indirettamente connessi al ramo energetico.

Inoltre, l’aumento della difficoltà del mining e la concorrenza sempre più agguerrita stanno rendendo l’attività sempre più complessa e costosa, fave favoriscono conseguentemente la transizione a soggetti sempre più “istituzionalizzati” e di grandi dimensioni, che un domani potrebbero definitivamente coinvolgere anche la sfera pubblica, i governi e le amministrazioni comunitarie.

Proprio per questo, a livello privato, l’investimento per minare Bitcoin — un tempo disponibile a costi relativamente bassi anche per l’utente medio — si sta spostando verso soluzioni alternative, come l’acquisto di potenza di calcolo gestita da terzi in vere e proprie “mining farms” collocate nei luoghi del pianeta più idonei.

Per chiunque fosse interessato ad approfondire il tema del mining come tematica generale connessa a Bitcoin, nonché forma di guadagno indiretto, rimandiamo al nostro articolo monografico:

“Guadagnare Bitcoin: le opportunità del mining”

Concludendo, nonostante tutte le sfide elencate e le puntuali asperità in termini normativi, procedurali e legislativi, il mining di Bitcoin continua ad essere un settore oggettivamente dinamico e in rapida crescita e trasformazione, con un futuro che si preannuncia caratterizzato da interessanti opportunità sia per i privati che per le grandi organizzazioni ad alta tecnologia.

Filippo Albertin

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