Token listing: dal whitepaper fino all’exchange

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Creare un token è un processo complesso, ma accessibile, che richiede pianificazione, competenze tecniche e una strategia ben definita. In questo articolo guideremo il lettore attraverso tutte le fasi necessarie: dalla stesura del whitepaper, alla scelta della blockchain, fino al listing su un exchange. Ogni passo sarà spiegato in modo chiaro per definire gli snodi chiave al fine di trasformare un’idea in progetto concreto.

Token listing: primi passi

Il primo passo per creare un token è definire il suo scopo. Un token può rappresentare un’utility (accesso a un servizio), oppure una security (un asset finanziario), ovvero una valuta digitale in tutto e per tutto. Più avanti nell’articolo il lettore troverà alcune nostre trattazioni sull’argomento, utili a rinfrescare la memoria al fine di comprendere meglio i passi da compiere per la creazione di un token.

Pertanto, a livello preliminare la prima domanda che bisogna porsi è la seguente: a cosa serve questo token? Ovvero: che problema risolve? Chi lo userà, e perché?

Una volta chiarito l’obiettivo, il primo passo è certamente la scrittura del whitepaper, il documento fondamentale che descrive il progetto. Un whitepaper ben scritto dovrebbe includere le seguenti informazioni, opportunamente descritte sia per l’utente esperto che per quello medio: introduzione, descrizione del token (nome, simbolo, utilità), tecnologia, blockchain utilizzata, roadmap con le tappe del progetto nella sua interezza, team di sviluppo, tokenomics e aspetti legali.

Prima di proseguire nella lettura, consigliamo di consultare i seguenti nostri articoli dedicati, che illustrano in maniera dettagliata l’importanza del whitepaper di una qualsiasi crypto, il glossario di base per denotare i punti chiave dell’esistenza stessa di un asset digitale in blockchain attraverso le variabili di tokenomics, nonché una distinzione tra i token cosiddetti security rispetto a quelli utility:

“Whitepaper crypto: gli elementi chiave per valutarlo”

“Tokenomics crypto: quali sono gli indicatori per investire?”

Token utility e security: differenze e modi per investirci”

Un buon whitepaper è chiaro, professionale, preciso, lungimirante e completo, e come tale convince i lettori della validità del progetto e li invita a partecipare. Buona cosa è trarre ispirazione da whitepaper preesistenti, traendo suggerimenti utili in fatto di chiarezza ed efficacia. Nel contempo è necessario che il whitepaper non sia fungibile, e risolva il problema attraverso un’implementazione che da subito si attesta come unica e originale.

Scelta della blockchain

La blockchain su cui si andrà a sviluppare il token è una decisione cruciale che influisce su costi, scalabilità e accessibilità.

Per ragioni di “storicità”, oltre che di capitalizzazione e sicurezza, la blockchain più gettonata per veicolare un token è quella di Ethereum, che garantisce un ottimo grado di decentralizzazione ed elevati standard in ambito crittografico.

Di Ethereum, come ovvio, abbiamo parlato spesso. Giova quindi richiamare alla mente i concetti fondamentali attraverso la lettura dei nostri contenuti, tra cui questo articolo monografico:

“Ethereum: La Blockchain che ha Rivoluzionato il Mondo Crypto”

Ethereum vanta inoltre un’interessante gamma di layer secondari e sidechain che ereditano la sua sicurezza di base, intervenendo su dettagli come la scalabilità ed economicità globale.

Esistono certamente delle alternative, che tuttavia necessitano di conoscenze aggiuntive e di procedure più articolate rispetto ad Ethereum. Si tratta di blockchain più recenti (per esempio, Solana), che vantano quindi uno storico inferiore. Il consiglio è quello di valutare molto attentamente la scelta di queste alternative, meglio se di concerto con un comparto tecnico di consulenza esperto nella materia.

Sviluppo del token

Una volta scelta la blockchain, è il momento di creare il token. Questo richiede, come evidente, delle solide competenze di programmazione. è possibile affidarsi a team che fanno questo di mestiere, e possono seguire il processo dall’inizio alla fine sulla base delle indicazioni della committenza (per esempio un’azienda, una fondazione, un club, un’istituzione, o un soggetto imprenditoriale).

La sequenza realizzativa consta delle seguenti parti:

Smart Contract: Scrittura del codice del token usando un linguaggio opportuno di coding, conforme alla progettualità.

Personalizzazione: Aggiunta di funzionalità come limiti di trasferimento, burning o staking, se necessario, sempre in piena conformità ai dettami del whitepaper.

Testing: Usare ambienti di test (es. Ropsten per Ethereum o Testnet) per verificare che il contratto funzioni correttamente.

Audit: Far controllare il codice da esperti di sicurezza per evitare vulnerabilità (es. reentrancy attacks).

Deploy: Distribuire lo smart contract sulla blockchain scelta usando strumenti come Remix o Hardhat.

Lancio e Distribuzione: Con il token creato è necessario avvalersi di comuni opzioni per una sua efficace distribuzione alla comunità. Le opzioni includono: airdrop (regalare crypto gratuitamente per attirare utenti); ICO/IDO (organizzare una Initial Coin Offering o Initial DEX Offering per raccogliere fondi vendendo la crypto); liquidity pool (aggiungere il token a un exchange decentralizzato creando un pool di liquidità con una coppia associata a crypto celebre e utilizzata). Infine, ci si deve assicurare di promuovere il lancio tramite social media, community crypto e partnership per generare interesse.

Listing su un exchange

Per rendere il token accessibile a un pubblico più ampio, risulta di fondamentale importanza arrivare listarlo su un exchange. Come sappiamo, ci sono due tipi principali di exchange: quelli decentralizzati (DEX) e quelli centralizzati (CEX). I primi non richiedono approvazione, ma è necessario fornire liquidità iniziale. I secondi sono più adatti per progetti maturi, che possono da subito rivolgersi a un pubblico più vasto (i CEX permettono all’utente medio di acquistare e detenere il token pagando con comune bonifico o carta di credito, nonché di impiegarlo in forme avanzate di staking, trading, e via discorrendo).

Il listing su exchange funge da vera e propria vetrina per il vasto pubblico delle criptovalute, quindi coincide con la vera e propria “presentazione al mondo crypto” del token realizzato!

Aspetti legali e manutenzione

Non bisogna assolutamente trascurare la conformità legale. Serve infatti verificare attentamente le normative del paese o dell’area comunitaria in cui si opera, avvalendosi della consulenza di personale esperto e di legali che trattano abitualmente la materia asset digitali. Potrebbe infatti risultare necessaria la registrazione del token come security (fattispecie legata a precise normative di riferimento) o implementare KYC (Know Your Customer).

Dopo il lancio, il progetto deve essere mantenuto attraverso aggiornamenti regolari sulla roadmap, si deve coinvolgere la community (es. Discord, Telegram), eventuali miglioramenti al contratto o al tokenomics e operazioni di marketing e comunicazione rivolte al vasto pubblico.

Conclusioni

Creare un token richiede una combinazione di visione strategica, competenze tecniche e marketing. Dalla stesura del whitepaper alla scelta della blockchain (Ethereum, Solana, etc…), fino al listing su un exchange, ogni passo è fondamentale per il successo.

Con una pianificazione accurata e l’esecuzione giusta, il token può diventare parte dell’ecosistema crypto globale, con tutti i vantaggi del caso: globalità, decentralizzazione, automazione attraverso smart contract, diffusione nei wallet centralizzati e decentralizzati di milioni e milioni di utenti.

Da questo punto di vista, come detto, è fondamentale rivolgersi ai professionisti giusti, che affrontano queste fasi in modalità necessariamente multidisciplinare (tecnica, informatica, legale).

Cryptosmart offre in tal senso un profilo di consulenza completo, ed è in grado di seguire un progetto dalle sue prime fasi fino alla realizzazione completa, curando nel contempo gli aspetti normativi attraverso la collaborazione stretta con team di avvocati ed esperti.

Seguendo passo dopo passo le indicazioni sintetizzate in questo articolo, e avvalendosi di collaborazioni pregevoli e professionali, le probabilità di successo di un token aumentano infinitamente assieme alla potenziale comunità che il progetto potrà intercettare a livello globale.

Se vuoi approfondire l’argomento o chiedere informazioni a riguardo, visita la pagina del nostro sito dedicata alla creazione e listing di un token oppure clicca sul bootone qui sotto 👇

Filippo Albertin

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