Crypto e viaggi: spendere Bitcoin nel mondo, usufruendo di tutti i relativi vantaggi in termini di comodità, privacy, economicità e orizzonte globale dei pagamenti…
Negli ultimi anni le criptovalute hanno trasformato il modo in cui concepiamo il denaro, passando da un concetto astratto a una realtà sempre più tangibile. Tra queste, Bitcoin, la prima e più famosa criptovaluta, ha aperto la strada a una rivoluzione finanziaria che sta influenzando abbondantemente anche il settore dei viaggi. Con l’aumento dell’adozione delle criptovalute, sempre più viaggiatori si chiedono: dove posso spendere Bitcoin nel mondo, e in che senso questa valuta digitale decentralizzata potrebbe rendere migliore il mio viaggio?
Questo articolo esplorerà il legame tra crypto e viaggi, analizzando le destinazioni, i servizi e le tendenze che stanno rendendo soprattutto Bitcoin una valuta accettata per esplorare il pianeta in modo più comodo e intelligente.
Crypto e viaggi: il ruolo di Bitcoin
Bitcoin è nato come ben sappiamo nel 2009, inteso come un esperimento di moneta digitale decentralizzata il cui protocollo è stato sviluppato da un misterioso personaggio a nome Satoshi Nakamoto. Da allora il suo valore è cresciuto esponenzialmente, passando da pochi centesimi a decine di migliaia di dollari per unità. Parallelamente, il numero di aziende che accettano Bitcoin come metodo di pagamento è aumentato a dismisura, includendo settori come la tecnologia, il commercio al dettaglio e, più recentemente, i viaggi e tutti i comparti che orbitano attorno al turismo.
Parliamo di un’industria globale che muove trilioni di dollari ogni anno, e che ha iniziato a cogliere le opportunità offerte dalle criptovalute attraverso la diretta accettazione della loro spesa in portali ufficiali e affini.
I viaggiatori moderni, spesso giovani, tecnologicamente esperti e aperti alle innovazioni, vedono in Bitcoin un’alternativa concreta ai sistemi bancari tradizionali, con vantaggi oggettivamente palpabili come transazioni rapide, basse commissioni e indipendenza dalle fluttuazioni valutarie locali. Inoltre, in un mondo sempre più digitale, l’idea di viaggiare senza contanti o carte di credito sta diventando attraente.
Perché usare Bitcoin per viaggiare?
Prima di esplorare le destinazioni dove spendere Bitcoin, è utile capire perché questa criptovaluta sia diventata così popolare tra i viaggiatori. Ecco alcuni motivi principali:
Transazioni facilitate: Quando si viaggia all’estero, i tassi di cambio e le commissioni bancarie possono erodere sensibilmente il budget, nonché presentare svariati inconvenienti legati alla conversione spicciola. Bitcoin elimina la necessità di conversioni valutarie, offrendo un sistema universale. Questo significa portare con sé un banale wallet digitale, dimenticando a casa tutto il resto, compreso il tempo e la fatica di ottenere prima della partenza un gruzzolo in moneta locale.
Sicurezza e privacy: Le transazioni in Bitcoin sono crittografate e non richiedono la condivisione di dati personali sensibili, riducendo il rischio di frodi. Oltre a questo, evitare l’uso di conti correnti e carte di credito significa tutelarsi dagli effetti di una tracciabilità planetaria che ad alcuni potrebbe dare fastidio, basti pensare a viaggi condotti per lavoro, magari sotto segreto aziendale per discutere di brevetti o altre informazioni riservate.
Velocità: Rispetto ai bonifici internazionali, che possono richiedere giorni, i pagamenti in Bitcoin si completano in pochi minuti. Nel caso della tecnologia Lughtning Network, meno di un secondo. Avendo a disposizione una normale connessione Web, tutti i problemi relativi a momentanea indisponibilità di bancomat o POS sono risolti a monte.
Indipendenza: In paesi con valute instabili o controlli valutari rigidi, Bitcoin offre una soluzione per aggirare le restrizioni. e avere a disposizione oro digitale come sistema di pagamento.
Le destinazioni più crypto-friendly
Stati Uniti
Gli Stati Uniti sono uno dei paesi leader nell’adozione delle criptovalute. Diverse città, come New York, San Francisco e Miami, sono hotspot per i viaggiatori che vogliono usare Bitcoin. A Miami, ad esempio, il sindaco Francis Suarez ha promosso l’uso delle criptovalute, e molti negozi, ristoranti e persino immobiliari accettano comunemente satoshi come mezzo di scambio. Catene come Starbucks (tramite app di terze parti come Bakkt) e alcuni hotel di lusso permettono tranquillamente pagamenti in crypto. Inoltre piattaforme come BitPay facilitano l’uso di Bitcoin in migliaia di esercizi commerciali.
Svizzera
La Svizzera, soprannominata ormai da tempo “Crypto Valley” grazie alla concentrazione di aziende blockchain a Zugo, è un paradiso per gli utenti di Bitcoin. Qui puoi prenotare hotel, mangiare in ristoranti e persino pagare i trasporti pubblici in alcune città con criptovalute. La città di Lugano ha inoltre lanciato già da molto l’ormai celeberrimo “Lugano Plan B” per rendere Bitcoin una moneta di uso comune, con oltre 200 commercianti che già la accettano.
Giappone
Il Giappone è stato uno dei primi paesi a regolamentare le criptovalute, riconoscendo Bitcoin come metodo di pagamento legale già nel 2017. Tokyo, Osaka e altre grandi città ospitano migliaia di negozi che accettano Bitcoin, dai ristoranti di sushi ai negozi di elettronica. Inoltre, compagnie come Rakuten, un gigante dell’e-commerce planetario, permettono di usare criptovalute per acquisti online, inclusi pacchetti viaggio.
El Salvador
El Salvador ha fatto la storia diventando il primo paese al mondo a rendere Bitcoin una moneta a corso legale. I viaggiatori possono usarlo praticamente ovunque: dai mercati locali alle spiagge di surf di El Zonte (soprannominata “Bitcoin Beach”), fino agli hotel e ai ristoranti della capitale, San Salvador. Da poco, peraltro, El Salvador è anche sede ufficiale del colosso Tether, che sta provvedendo a destinare ingenti risorse per l’ulteriore avanzata delle crypto nel paese (già sede della sezione “latinoamericana” del Plan B Forum, di cui abbiamo parlato in una recente intervista con Lars Schlichting).
Emirati Arabi Uniti
Dubai, nota per il suo lusso e la sua apertura all’innovazione, sta abbracciando le criptovalute in modo sempre più sistematico. Alcuni hotel a cinque stelle, come il Burj Al Arab, nonché svariate agenzie immobiliari, accettano abitualmente Bitcoin. Inoltre, ci sono ristoranti e negozi di fascia alta dove i viaggiatori possono spendere le loro criptovalute senza problemi.
Thailandia
La Thailandia, una delle mete preferite dai backpacker, sta vedendo un aumento dell’accettazione di Bitcoin, soprattutto a Bangkok e nelle isole come Phuket e Koh Samui. Bar, ostelli e tour operator locali stanno iniziando a integrare questa opzione di pagamento, attratti dal turismo internazionale.
Europa: Germania e Paesi Bassi
In Germania, Berlino è un centro per gli appassionati di criptovalute, con numerosi caffè, librerie e negozi che accettano Bitcoin. Nei Paesi Bassi, città come Amsterdam e Rotterdam vantano una rete di commercianti crypto-friendly, spesso supportati da processori di pagamento come BitKassa.
Servizi di viaggio pagabili in BTC
Oltre alle destinazioni, ci sono servizi specifici nel settore dei viaggi che accettano Bitcoin:
Voli: Piattaforme come CheapAir e Travala permettono di prenotare voli con Bitcoin. Anche alcune compagnie aeree, come la lettone airBaltic, accettano criptovalute direttamente.
Hotel: Expedia, in collaborazione con Booking.com (tramite Travala) offrono opzioni per pagare alloggi in Bitcoin. Catene come The Pavilions Hotels & Resorts hanno adottato questa tendenza, che si sta comunque estendendo a moltissimi altri operatori minori.
Tour e attività connesse al turismo: Aziende come GetYourGuide e Viator stanno esplorando l’integrazione delle criptovalute, mentre piccoli operatori locali in destinazioni crypto-friendly spesso accettano Bitcoin come servizio aggiuntivo.
Trasporti: In alcune città, come Dubai, puoi noleggiare auto di lusso con Bitcoin. Anche servizi di taxi privati in Svizzera e Giappone accettano crypto.
Prepararsi a un viaggio “in Bitcoin”
Per i viaggiatori che vogliono usare Bitcoin, è importante prepararsi adeguatamente attraverso alcuni accorgimenti preliminari semplici, ma importantissimi:
Wallet: L’ideale è utilizzare un wallet portatile — comunemente una buona app in uno smartphone — che vada comunque a contenere una pezzatura non eccessiva di BTC; ragionevolmente, una cifra che nel cambio in fiat non vada a superare i 3000 euro o poco più. Per cifre maggiori è meglio fare riferimento o a un exchange centralizzato, col quale connettersi nel caso si intenda rimpinguare il wallet non-custodial con qualche satoshi in più, oppure a una soluzione cold wallet, che però andrebbe protetta con qualche accorgimento aggiuntivo (2FA. multisig, etc…).
Backup: Tenere con sé, ma in forma rigorosamente illeggibile da terzi malintenzionati (attraverso steganografie “creative”) la seed phrase, in grado di farci recuperare immediatamente i fondi nel caso avvenga un furto dello smartphone.
Connessione Internet: Le transazioni richiedono comunque una connessione, quindi serve l’accesso a Wi-Fi o dati mobili.
Alternative: Portare sempre con sé, comunque, una carta di credito, o meglio una prepagata, in caso avvengano guasti o incidenti di vario genere. Buona cosa è avere comunque del contante d’emergenza, per supplire a ulteriori eventualità (mancanza totale di corrente elettrica, per esempio).
Il futuro di Bitcoin nei viaggi
Il legame tra criptovalute e viaggi è destinato a crescere. Con l’aumento della stabilità di Bitcoin e l’espansione delle stablecoin (criptovalute ancorate a valute fiat come il dollaro), i viaggiatori potrebbero presto vedere un’adozione ancora più capillare. Inoltre, tecnologie come la sopraccitata Lightning Network stanno rendendo le transazioni in Bitcoin sempre più veloci ed economiche, eliminando alcune delle barriere attuali.
Le compagnie di viaggio stanno anche esplorando l’uso della blockchain per migliorare la gestione delle prenotazioni, la fedeltà dei clienti e la trasparenza dei prezzi attraverso la tracciabilità e la trasparenza del modello a registro distribuito.
Possiamo quindi agevolmente immaginare un futuro in cui il biglietto aereo, l’hotel e il noleggio auto siano tutti pagati con un’unica transazione in Bitcoin, registrata su una blockchain pubblica.
Conclusioni
Bitcoin sta lentamente ma inesorabilmente entrando nel mondo dei viaggi, offrendo ai globe-trotter un modo innovativo per esplorare il pianeta.
Dagli Stati Uniti all’El Salvador, dalla Svizzera alla Thailandia, le opportunità per spendere Bitcoin sono in costante aumento, e trasformano il sogno di un turismo decentralizzato in realtà. Che tu sia un appassionato di criptovalute o un semplice curioso, il prossimo viaggio potrebbe essere l’occasione perfetta per mettere alla prova questa moneta digitale. Con una buona preparazione e un po’ di spirito d’avventura, il mondo è pronto a essere esplorato, un Bitcoin alla volta.
Filippo Albertin