Crypto remittance: la blockchain per le rimesse estere, una rivoluzione per i paesi in via di sviluppo.
Negli ultimi anni, le criptovalute hanno guadagnato una notevole attenzione non solo come investimento speculativo, ma anche come strumento estremamente pratico per la gestione delle transazioni finanziarie internazionali. Una delle applicazioni più rilevanti di questa tecnologia è nel campo delle cosiddette rimesse, ovvero l’invio di denaro da parte di lavoratori migranti ai loro paesi d’origine. Si tratta di flussi estremamente importanti, che si pongono come vere e proprie “voci di bilancio” assolutamente preziose per le economie in via di sviluppo.
In questo articolo vedremo come le crypto stanno aiutando in modo determinante queste categorie, porgendo uno strumento alternativo al sistema bancario classico, molto più efficiente, economico e alla portata di tutti.
Crypto remittance: i vantaggi
Costi Ridotti: Le transazioni con criptovalute spesso implicano costi di transazione molto bassi rispetto ai metodi tradizionali come le banche o i servizi di money transfer. Le commissioni per le transazioni blockchain possono essere significativamente inferiori, specialmente per le operazioni transfrontaliere.
L’utilizzo di Bitcoin mainnet per importi standard, o del layer Lightning Network per pagamenti anche molto bassi, porge un profilo globale di fees estremamente basso, che evita peraltro all’utente la tenuta di un costoso conto presso una banca.
La stessa cosa può essere riferita anche ad altre crypto, sia in modalità nativa (DASH, Algorand, NANO, Digibyte, etc…), sia attraverso layer secondari o sidechain che rendono molto più economiche anche transazioni ad alte commissioni (si pensi all’ecosistema Ethereum e alle stablecoin che in esso possono transitare agevolmente utilizzando network paralleli come Optimism, ArbitrumOne, Polygon, etc…).
Velocità di Trasferimento: Le criptovalute possono trasferire denaro in pochi minuti, indipendentemente dalla distanza geografica, aggirando le lunghe attese (nonché i potenziali problemi) relativi a trasferimenti via bonifico ordinario internazionale. Questo è un notevole miglioramento rispetto ai giorni, se non settimane, che possono essere necessari con i metodi convenzionali.
Accessibilità: Con solo una connessione internet, e device che possono anche arrivare a costare, a parità di funzionamento, anche poche decine di dollari, chiunque può inviare o ricevere criptovalute. Questo elimina molte barriere che i servizi bancari tradizionali possono porre, specialmente in aree rurali o paesi in via di sviluppo. Da notare anche un ulteriore dettaglio: in molti paesi la presenza di governi corrotti o regimi dispotici può porre seri limiti alla libertà finanziaria, specie delle classi meno abbienti, attraverso un controllo capillare e tendenzialmente coercitivo dei conti correnti.
Da questo punto di vista, consigliamo la lettura dell’articolo dedicato all’importanza di Bitcoin nelle economie emergenti: Bitcoin: cos’è per i paesi emergenti?
Sicurezza e trasparenza: Le transazioni su blockchain sono crittografate e possono essere verificabili da chiunque, riducendo il rischio di frodi. Tuttavia, è importante ricordare che la sicurezza delle criptovalute dipende anche dalla gestione delle chiavi private, rendendo sempre necessaria (si veda più avanti) un’educazione di base.
Crypto remittance: il caso Tether
Bitcoin e Ethereum sono le criptovalute più conosciute, ma esistono anche soluzioni specifiche per le rimesse, come Stellar o Ripple, crypto che in molti casi hanno addirittura affiancato lo stesso sistema bancario classico. Ogni criptovaluta ha le sue caratteristiche in termini di velocità, costi e facilità d’uso.
Da un punto di vista concreto, molto utilizzate sono anche le stablecoin, come per esempio Tether, che specie nei paesi in via di sviluppo vantano non solo importanti investimenti da parte delle case madri, ma anche reti di exchange locali in grado di fornire servizi di cambio rapido da dollari cash a crypto e viceversa. Il caso Tether è da questo versante estremamente significativo. Le ragioni del suo successo sono molteplici:
Stabilità Monetaria: In molti paesi in via di sviluppo, le valute nazionali possono essere soggette a alta inflazione o svalutazione. Tether, essendo una stablecoin ancorata al valore del dollaro USA, offre una forma di denaro stabile che può proteggere dai rischi valutari. Questo rende Tether una sorta di “rifugio sicuro”, al contrario di Bitcoin, anche nel brevissimo termine, specie per i risparmiatori in queste regioni dove la fiducia nella valuta locale è bassa.
Accesso alle Finanze Globali: Nelle economie in via di sviluppo, l’accesso ai sistemi bancari tradizionali può essere limitato o inefficiente. Tether permette alle persone di partecipare all’economia globale senza il bisogno di un conto bancario tradizionale. Può essere utilizzato per inviare e ricevere fondi internazionalmente con un costo relativamente basso e una velocità maggiore rispetto ai tradizionali trasferimenti bancari.
Mezzo di Scambio: In aree dove l’influenza delle sanzioni economiche o la mancanza di infrastrutture bancarie moderne ostacolano le transazioni, Tether è spesso utilizzato come mezzo di scambio. Questo è particolarmente rilevante in paesi come l’Argentina o il Venezuela, dove l’iperinflazione rende le valute locali poco affidabili per il commercio quotidiano.
Inclusione Finanziaria: Tether offre un’opportunità per l’inclusione finanziaria, permettendo a individui che non hanno accesso ai servizi bancari tradizionali di partecipare al sistema finanziario. Questo è cruciale in contesti dove la maggior parte della popolazione è “unbanked” o “underbanked”.
Sostegno alle Economie Locali: Mentre alcuni vedono Tether come uno strumento per eludere controlli finanziari, altri sostengono che possa aiutare a stabilizzare le economie locali, fornendo una valuta alternativa per transazioni commerciali, investimenti e risparmi.
In sintesi, Tether rappresenta un’opportunità per le economie in via di sviluppo di accedere a una valuta stabile e a servizi finanziari globali, ma comporta anche sfide in termini di regolamentazione, trasparenza e utilizzo potenzialmente illecito.
Le sfide del prossimo futuro
Ovviamente i grandi vantaggi legati all’uso delle crypto per aggirare i costi di transazione nel mercato delle rimesse sono in parte calmierati da una serie di sfide in atto, che restituiscono lo scenario di un mercato certamente in pieno sviluppo, ma ancora non perfettamente ottimizzato.
I termini di queste sfide hanno a che fare con grandi tematiche e fattispecie molto precise. Tra le principali:
Volatilità: Le criptovalute possono avere prezzi molto volatili, il che può influenzare anche di molto l’importo ricevuto dal beneficiario.
Regolamentazione: Le leggi che governano le criptovalute variano da paese a paese, e alcune nazioni hanno restrizioni severe o presentano regimi fiscali avversi.
Educazione: La comprensione delle criptovalute richiede un certo livello di educazione finanziaria di base e di manualità tecnica, che non tutti i potenziali utenti possono avere. Casi come El Salvador, luogo dove Bitcoin è stato addirittura elevato a vera e propria moneta a corso legale, in questo senso fanno letteralmente scuola: la disponibilità “formale” di determinati sistemi di pagamento deve comunque accompagnarsi a campagne educative capillari, in grado di trasferire le nozioni di base per padroneggiare un wallet mantenendolo nel contempo in sicurezza.
Conclusioni
Se è certamente vero che le criptovalute offrono soluzioni innovative per le remittance con notevoli vantaggi in termini di costi e velocità, è anche essenziale affrontare queste transazioni con una buona comprensione dei rischi e delle sfide coinvolte.
Con l’evoluzione delle tecnologie blockchain e una maggiore adozione, il futuro delle rimesse potrebbe vedere un cambiamento significativo verso una maggiore efficienza e inclusività.
Un dettaglio piuttosto rilevante è rappresentato dalle grandi opportunità che tale mercato porge anche in senso speculare, ossia, in termini sintetici, “da Occidente a Oriente”. La diffusione dei cryptopagamenti nelle zone del terzo e quarto mondo presenta infatti importanti opportunità anche per quei soggetti imprenditoriali occidentali che intendono investire proprio in quelle zone, e che possono quindi usufruire di una pregressa diffusione dei mezzi di pagamento crittografici, per coinvolgere una popolazione già abituata a impiegarli.
Le crypto utilizzate come alternativa al costoso mercato delle rimesse determinano scenari estremamente adatti a sviluppare economie circolari, interne e di vicinanza, che incentivano lo sviluppo locale di comunità autosufficienti e con maggiore potere d’acquisto. In questo senso, tali economie, rese autonome dal pesante e spesso inaccessibile sistema finanziario e bancario, offrono alla popolazione la possibilità di affrancarsi da svariate situazioni di sudditanza e povertà, attraverso la creazione di situazioni microimprenditoriali rilevanti.
In definitiva, la cryptosfera si attesta ancora una volta come veicolo di uguaglianza, autonomia, trasparenza e sviluppo.
Filippo Albertin