Ethereum e oltre: obiettivi e tendenze per il 2025 per la più celebre crypto protagonista della rivoluzione DeFi e smart contract…
Ethereum, la seconda criptovaluta più grande al mondo per capitalizzazione di mercato e utilizzi pratici in materia di token economy ed ecosistemi DeFi mediati da smart contract, continua a essere una delle piattaforme blockchain più influenti e innovative.
Sotto la guida del suo co-fondatore Vitalik Buterin, Ethereum si sta evolvendo rapidamente per affrontare le sempre più stringenti sfide tecniche, migliorare l’esperienza utente e consolidare la sua posizione come pilastro dell’economia decentralizzata.
Con l’aggiornamento Pectra, di cui già abbiamo diffusamente parlato in un articolo monografico, e una serie di priorità strategiche delineate da Buterin in previsione di tutto lo sviluppo nel 2025, il futuro di Ethereum appare ricco di opportunità ma anche di complessità.
Questo articolo esplora e riporta le ultime notizie, gli obiettivi dichiarati da Buterin e le tendenze che potrebbero definire il percorso di Ethereum nel 2025, basandosi su fonti e dichiarazioni recenti.
Ethereum post-merge
Il 2022 ha segnato una svolta storica per Ethereum con il completamento del Merge, che per importanza e centralità merita certamente la lettera maiuscola: parliamo dello storico da un meccanismo di consenso Proof-of-Work (PoW) a Proof-of-Stake (PoS). Questo cambiamento ha ridotto l’impatto ambientale della rete e ha gettato le basi per ulteriori miglioramenti in termini di scalabilità, sicurezza ed efficienza. Tuttavia, il Merge è stato solo l’inizio di una roadmap ambiziosa…
Nel 2024, infatti, l’aggiornamento Dencun ha introdotto ottimizzazioni al mercato delle commissioni, riducendo drasticamente le transazioni bruciate e migliorando l’efficienza complessiva della rete.
Ora, con l’attenzione rivolta al 2025, Ethereum si prepara per il sopraccitato aggiornamento Pectra (unione di Prague ed Electra), previsto per il primo trimestre del 2025. Questo aggiornamento rappresenta il cambiamento di codice più significativo dalla transizione al PoS e mira a migliorare ulteriormente la funzionalità, la scalabilità e l’accessibilità della rete.
Parallelamente, Vitalik Buterin ha condiviso una visione chiara per il futuro della sua creazione, con obiettivi che spaziano dalla semplificazione del protocollo alla massimizzazione della decentralizzazione e della privacy.
Buterin: agenda 2025
Vitalik Buterin, figura centrale nello sviluppo di Ethereum, ha delineato una serie di priorità per il 2025, concentrandosi su efficienza, sicurezza, decentralizzazione e accessibilità. Le sue dichiarazioni, pubblicate su piattaforme come Farcaster e in numerosi articoli rimbalzati di blog in blog, riflettono un approccio olistico che bilancia innovazione tecnica e valori fondamentali della blockchain. Di seguito, analizziamo i principali obiettivi emersi dalle sue recenti riflessioni.
Single-slot finality pe transazioni più veloci
Uno degli obiettivi primari di Buterin è ridurre il tempo necessario per finalizzare le transazioni su Ethereum. Attualmente questo processo può richiedere fino a circa 15 minuti, un ritardo che può causare congestione, specialmente considerando che Ethereum è la blockchain in assoluto più “trafficata”” al mondo per abbondanza di utilizzi non necessariamente omogenei.
Per affrontare questo problema, Buterin propone l’implementazione della single-slot finality, una tecnica che potrebbe ridurre drasticamente i tempi di conferma delle transazioni, rendendo Ethereum più competitivo rispetto ad altre piattaforme blockchain.
La single-slot finality consentirebbe di confermare le transazioni in modo irreversibile in un unico slot, migliorando significativamente l’esperienza utente.
Questa proposta, già discussa a luglio 2024, è diventata senza alcun dubbio una priorità per il 2025 e potrebbe essere integrata proprio con l’aggiornamento Pectra. Secondo Buterin, “ridurre il tempo di finalizzazione è essenziale per rendere Ethereum più adatto a una vasta gamma di applicazioni pratiche, dalla finanza decentralizzata ai giochi online”.
Statelessness: ancora su scalabilità e decentralizzazione
Un’altra area di interesse è la statelessness, ovvero la possibilità per i nodi di non memorizzare l’intero stato della blockchain (saldi dei conti, contratti, ecc.), richiedendo invece agli utenti di fornire i dati necessari per ogni transazione (witnesses).
Questo approccio in certo senso improntato sulla “delega inversa” potrebbe migliorare sensibilmente la scalabilità e la decentralizzazione, consentendo a più nodi di partecipare alla rete senza la necessità di risorse computazionali significative.
La statelessness è vista come un passo verso la semplificazione dell’architettura di Ethereum, in quanto rettifica la complessità sistemica e i costi operativi. Buterin ha sottolineato che “la scalabilità non deve compromettere la decentralizzazione”, evidenziando l’importanza di mantenere la rete accessibile a un’ampia base di utenti e validatori.
Più accessibilità per gli staker
Lasciando da parte le economie di scala generate dalla politica centralizzata di alcuni exchange, l’attuale requisito di 32 ETH per partecipare allo staking rappresenta una barriera significativa per molti utenti. Buterin ha suggerito di ridurre questo limite, potenzialmente a 1 ETH, per coinvolgere un numero maggiore di persone nella sicurezza e nella governance di Ethereum. Questo cambiamento potrebbe democratizzare l’accesso alla rete in modo estremamente interessante, rafforzando nel contempo la sua resilienza e decentralizzazione.
Buterin ha inoltre espresso il desiderio di migliorare il supporto per gli home staker, coloro che desiderano partecipare al consenso con risorse limitate. Questo obiettivo riflette la visione di Ethereum come una piattaforma inclusiva, dove anche gli utenti con meno risorse possono contribuire attivamente.
Sicurezza e resilienza
La sicurezza rimane una priorità assoluta. Buterin ha discusso l’implementazione di tecniche crittografiche come la single secret leader election per proteggere la rete da attacchi, architettura che rende più difficile per gli aggressori identificare e colpire i validatori. Inoltre ha suggerito di esplorare soluzioni per migliorare la resistenza di Ethereum alle minacce dell’informatica quantistica, un problema che potrebbe emergere nei prossimi anni, di cui abbiamo già parlato in un articolo (link).
Un altro aspetto della sicurezza riguarda la protezione degli utenti da intermediari centralizzati. Buterin in questo senso ha dichiarato: “Garantire che Ethereum sia utilizzabile in modo altamente sicuro, privo di intermediari centralizzati e rispettoso della privacy, è fondamentale”. Questo chiaro intendimento include il miglioramento della sicurezza dei wallet di terze parti e delle infrastrutture front-end e back-end.
Verso la semplificazione del protocollo
Ispirandosi alla semplicità “monolitica” di Bitcoin, Buterin ha proposto un piano ambizioso per semplificare il protocollo di Ethereum entro il 2030. In un recente articolo, ha suggerito di adottare l’architettura RISC-V per sostituire l’attuale Ethereum Virtual Machine (EVM), riducendo la complessità del codice di consenso a “circa 200 righe”. Questo approccio, che include la Beam Chain proposta dal ricercatore Justin Drake, mira a eliminare concetti complessi come slot separati e comitati di sincronizzazione.
Buterin ha enfatizzato più volte questa idea, giungendo ad affermare che “la semplicità non è solo una questione tecnica, ma un’etica”. Propone quindi di mantenere il codice storico di Ethereum al di fuori del nucleo critico per il consenso, privilegiando soluzioni che incapsulano la complessità senza comprometterne la funzionalità.
Privacy e comunicazione
La privacy è un’altra area chiave. Buterin ha criticato l’eccessiva trasparenza di alcune soluzioni blockchain, sostenendo che “l’eccessivo ricorso alla trasparenza si basa su ipotesi ingenue della natura umana”. Per il 2025 intende promuovere lo sviluppo di sistemi di messaggistica crittografata più efficaci e migliorare la documentazione del software per favorire l’adozione di soluzioni orientate alla privacy in senso stretto.
Buterin vuole anche rafforzare il livello “sociale”” di Ethereum, puntando a migliorare gli strumenti di comunicazione e la governance decentralizzata. Questo include lo sviluppo di mercati predittivi e nuovi strumenti di comunicazione per supportare la comunità globale di Ethereum.
Ethereum oltre Buterin
Oltre agli obiettivi specifici delineati da Buterin, diverse tendenze stanno emergendo nel panorama di Ethereum, influenzate sia dagli sviluppi tecnici che dal contesto di mercato.
Di seguito citeremo le principali che si potrebbero concretizzare lungo tutto il 2025.
Ecosistema L2 in crescita
I protocolli Layer-2 (L2), come Arbitrum, Optimism e zk-Rollups, che il lettore potrà facilmente approfondire nei numerosi articoli che abbiamo dedicato alla materia, continuano a svolgere un ruolo cruciale nella scalabilità di Ethereum.
Nel 2025 si prevede che l’adozione di queste soluzioni aumenterà ulteriormente, con quasi 13,45 milioni di indirizzi unici che interagiscono con i protocolli L2 su base settimanale. Buterin ha in questo senso continuato a elogiare i rollup come “buone notizie” per il settore, sottolineando il loro ruolo nel ridurre le commissioni e migliorare la velocità delle transazioni.
L’aggiornamento Pectra supporterà ulteriormente i protocolli L2, introducendo funzionalità come l’EIP-7702, che consente agli account esistenti di sfruttare l’astrazione degli account. Questa tendenza rafforzerà la posizione di Ethereum come hub per applicazioni decentralizzate (dApp) e finanza decentralizzata (DeFi).
Volatilità e sentiment
Il prezzo di Ethereum ha mostrato una significativa volatilità nel 2024 e all’inizio del 2025. Dopo aver raggiunto un massimo annuale di 4.108 dollari a dicembre 2024, ETH ha subìto una correzione, scendendo a circa 2.116 euro (circa 2.250 dollari) a maggio 2025. Tuttavia eventi come l’elezione di Donald Trump nel novembre 2024 hanno generato un aumento del 46% nel prezzo di ETH, evidenziando l’influenza evidente di fattori macroeconomici “bolla” sul mercato delle criptovalute.
Nonostante le performance altalenanti, gli analisti rimangono ottimisti e fortemente centrati sull’analisi fondamentale. Alcuni prevedono che ETH possa raggiungere i 5.000 dollari nel 2025, supportato da una crescente attività di rete e dall’aumento del valore totale bloccato (TVL) nelle dApp. La concorrenza di blockchain come Cardano e Solana rappresenta indubbiamente una sfida, specie con Cardano che ha recentemente superato Ethereum nelle metriche di attività degli sviluppatori. Ma è ancora una volta difficile immaginare un mercato ETH al terzo posto del podio!
Tra regolamentazione e adozione
Il 2025 potrebbe essere un anno cruciale per la regolamentazione delle criptovalute, con implicazioni significative per Ethereum. Negli Stati Uniti gli ETF su ETH potrebbero consentire lo staking entro maggio, secondo gli analisti di Bloomberg. Questo sviluppo potrebbe attirare maggiori investimenti istituzionali, consolidando la posizione di Ethereum nel mercato finanziario addirittura tradizionale.
L’incertezza normativa rimane, certo, un ostacolo. Buterin ha da parte sua sottolineato l’importanza di costruire infrastrutture “resistenti alla censura” per proteggere Ethereum da potenziali restrizioni governative. La capacità della rete di mantenere la sua natura decentralizzata sarà fondamentale per la sua adozione a lungo termine.
Competizione con Bitcoin
Per quanto un confronto diretto ETH-BTC rimanga piuttosto sconsiderato, la visione di Buterin di rendere Ethereum “bello e semplice come Bitcoin” sta guadagnando terreno. Questa tendenza verso la semplificazione non solo risponde alle critiche sulla complessità di Ethereum, ma posiziona la rete come un’alternativa più user-friendly rispetto alle blockchain concorrenti.
La competizione con Bitcoin rimane quindi intensa e interessante, con il rapporto ETH/BTC che mostra segnali di supporto per possibili rally futuri di Ethereum.
Conclusione
Il 2025 si prospetta come un anno di trasformazione per Ethereum, guidato dalla visione di Vitalik Buterin e da una comunità globale di sviluppatori e utenti. Gli obiettivi di single-slot finality, statelessness, maggiore accessibilità e semplificazione del protocollo riflettono un impegno a bilanciare innovazione e stabilità.
Le tendenze verso la crescita dei Layer-2, l’adozione istituzionale e l’espansione delle applicazioni pratiche rafforzano il ruolo di Ethereum come leader nell’ecosistema blockchain. Su questo non sussistono dubbi.
Il successo dipenderà però dalla capacità di Ethereum di superare le sfide tecniche e competitive, mantenendo i suoi valori fondamentali di decentralizzazione e trasparenza. Lo abbiamo sentito appunto dallo stesso Buterin: “La semplicità non è solo una questione tecnica, ma un’etica.”” Con questa filosofia al centro, Ethereum è ben posizionata per plasmare il futuro della finanza decentralizzata e oltre, consolidando la sua eredità come una delle innovazioni più significative del nostro tempo.
Filippo Albertin